Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, qualche settimana fa ha presentato un’interrogazione alla Tv pubblica riguardo alla conferenza stampa di Mario Draghi sul primo Dpcm anti Covid-19 del nuovo Governo; conferenza stampa per la quale non è stata approntata nessuna diretta del Tg1. A differenza di quanto avveniva invece per Giuseppe Conte, i cui Dpcm avevano sempre l’onore di dirette del notiziario di Rai1 e scenografiche conferenze stampa live, con tanto di attesa e suspense.
La Rai ha risposto all’interrogazione di Michele Anzaldi, che su Facebook replica così: “L’amministratore delegato Salini scarica sul direttore di Rai1 Coletta e sul direttore del Tg1 Carboni la responsabilità di non aver mandato in onda in diretta la conferenza stampa del 2 marzo scorso a Palazzo Chigi sul primo Dpcm anti covid del Governo Draghi. E’ quanto dichiara ufficialmente la Rai rispondendo alla mia interrogazione, con la quale chiedevo espressamente chi avesse preso la decisione”.
“La Rai – prosegue Anzaldi – dice che ‘i responsabili di reti e di testate, nell’autonomia editoriale garantita dai loro contratti di lavoro, hanno ritenuto di trattare l’evento nel modo a loro giudizio più confacente alla realizzazione di notiziari e programmi’. E quindi hanno deciso di non trasmettere in diretta la conferenza stampa tenuta dai ministri Speranza e Gelmini a Palazzo Chigi. E’ la conferma che sono stati proprio i direttori di rete e di testata a decidere, invece, con il precedente governo di interrompere la normale programmazione di Rai1 per trasmettere sempre e comunque le conferenze stampa di Conte, anche quando ormai era chiaro che fossero passerelle propagandistiche e non comunicazione istituzionale“.
Il Segretario della Vigilanza conclude: “Quindi per questa Rai i Dpcm di Conte andavano sempre trasmessi in diretta su Rai1, quelli di Draghi no. Ora gli italiani e il Parlamento sanno di chi è la responsabilità di quanto è accaduto negli ultimi mesi”.