John Grisham, il ritorno di Mitch McDeere e il sottile confine tra realtà e immaginazione

John Grisham, in libreria con Lo scambio (Mondadori)
John Grisham, in libreria con Lo scambio pubblicato da Mondadori

di Antonio Facchin

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John Grisham, il re del legal-thriller, come viene definito tanti e tali sono stati i successi cinematografici tratti da quelli editoriali, torna in libreria per Mondadori con Lo scambio. Un intrigo internazionale di cui è protagonista Mitch McDeere, il primo dei personaggi di cui il grande pubblico ha condiviso la vicenda personale: il giovane e brillante avvocato interpretato da Tom Cruise ne Il socio. E in una recente intervista a Gabriele Romagnoli di Repubblica colui che vanta 300 milioni di libri venduti nel mondo, 28 volte al vertice delle classifiche americane di best seller, ha rivelato fra le righe come anche questo romanzo abbia tutte le carte in regola per diventare l’ennesimo legal-thriller, con l’immarcescibile Tom protagonista a distanza di 30 anni da Il socio.

Tom Cruise ne Il socio, primo successo cinematografico su omonimo soggetto di John Grisham
Tom Cruise ne Il socio, primo successo cinematografico su omonimo soggetto di John Grisham

Un’invidiabile serie di successi editoriali e cinematografici

Ma ciò che sorprende è la già lunga lista dei successi cinematografici a firma John Grisham a partire proprio da Il socio diretto da Sidney Pollack (1993) che uscì nelle sale nello stesso anno de  Il rapporto Pelican di Alan J. Pacula; Il cliente (1994),  film diretto da Joel Schumacher, stesso regista de Il momento di uccidere (1996); L’uomo della pioggia (1997) successo di Francis Ford Coppola, seguito a un anno di distanza da Conflitto di interessi (1998) per la regia di Robert Altman. Per concludere con L’ultimo appello (1997) e La giuria (2003).

Per Lo scambio John Grisham, che è un avvocato prima che uno scrittore di successo, confessa che alla sua età (68 anni) sia tornato sui volumi di diritto internazionale come non aveva mai fatto prima. Questo a dimostrare quanto lo studio sia la base di una scrittura di qualità. Soprattutto di una scrittura che aspiri a coinvolgere il lettore con la sua verosimiglianza; con una credibilità che derivi da una base quanto più possibile scientifica dell’impianto drammatico.

E per quanto l’idea di base sia un classico del genere – l’intrigo internazionale richiama inevitabilmente alla memoria quello hitchcockiano – il titolo fa esplicito riferimento a uno scambio tra ostaggi: un tema che nel frattempo è diventato di grave attualità, a dimostrare quanto poi il confine tra l’immaginazione e la realtà sia alquanto labile. Anche se Lo scambio si impernia di fatto su quanto si è disposti a mettere a rischio di sé per salvare la vita altrui, la vita di chi ci è caro. E il romanzo affronta questo tema sia nella cerchia familiare che nel complesso sistema statale, tanto più degli Stati Uniti: lo stato federale dove anche questo romanzo è ambientato.

La responsabilità politica di un intellettuale di successo

Uno stato federale, quello degli Stati Uniti d’America, di cui Grisham nell’intervista pone in evidenza una falla: può vincere chi ha avuto sia pure complessivamente meno voti, ma “ne basta uno in più per conquistare la rappresentanza di un intero Stato”. Questo fa sì che “se sei democratico e vivi, per dire, in Idaho, che è nettamente repubblicano, il tuo voto è inutile, buttato, non influisce”.

Grisham, antitrumpiano e scettico sulla politica dell’attuale Presidente, sottolinea come questo meccanismo abbia già consentito a Bush e Trump di essere stati eletti in difetto di voti. Ma soprattuto che nessuno ne ha mai promosso la modifica, nonostante fra un anno esatto potrebbe assicurare a Trump un nuovo mandato presidenziale. Un meccanismo che è palesemente un vulnus, soprattutto in una democrazia assurta a modello.

La sua profonda competenza in materia legale ha anche reso Grisham uno dei più attivi promotori di appelli e di disegni che per diventare leggi debbano essere proposti stato per stato. In un progetto politico che fa seguito agli anni trascorsi da membro della Camera dei rappresentati dello Stato di Mississippi. Ormai pienamente consapevole delle potenzialità – e responsabilità – della sua vastissima notorietà, del suo ruolo politico di intellettuale.

Lo scambio, il nuovo romanzo di John Grisham per Mondadori
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