Liliana Segre, reintegrata prof che la denigrò. Anzaldi (Iv): “Azzolina verifichi”

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La Senatrice a vita Liliana Segre con il Capo dello Stato Sergio Mattarella

Liliana Segre fu definita “in cerca di pubblicità” da un’insegnante. Sospesa, la docente è stata reintegrata al cento per cento. Preside, genitori e alunni sconcertati.

Liliana Segre, reintegrata prof che la definì in cerca di pubblicità nel Giorno della Memoria di fronte agli alunni. Ricostruiamo la vicenda. Il 27 gennaio 2020, Giorno della Memoria, un’insegnante della scuola secondaria di primo grado “Mazzanti” di Firenze finì su tutti i giornali per aver tacciato Liliana Segre di essere un “personaggio in cerca di pubblicità”.

Quel giorno, di fronte agli alunni sconcertati, l’insegnante disse: “Liliana Segre non la sopporto. E anche voi, ragazzi, non vi fate fregare da questi personaggi che cercano solo pubblicità”. E ancora: “Anche mio nonno è stato in un campo di concentramento” avrebbe poi proseguito secondo le testimonianze dei ragazzi, “ma non è certo andato in giro a dirlo a tutti. E ora non andate a casa a dire ai vostri genitori che sono nazista e antisemita“.

Gli alunni raccontarono tutto ai genitori, questi denunciarono l’accaduto al preside e la docente fu sospesa, mentre gli altri colleghi si dissociavano e tutto il mondo politico – fra cui la Ministra dell’Istruzione Azzolina – stigmatizzava aspramente le parole incriminate, auspicando la massima attenzione nella valutazione della vicenda.

E invece l’insegnante è stata reintegrata al cento per cento come se nulla fosse successo, come rivela la nuova preside, appena arrivata, al quotidiano La Nazione.

“E’ tornata in servizio nelle sue classi – non nascondono la delusione alcuni insegnanti della scuola – Così ha deciso l’Usp e noi non possiamo farci niente”. Rabbia tra i genitori della classe: “I nostri figli non capiscono come sia possibile che, dopo il clamore che quelle dichiarazioni hanno creato, lei sia ancora lì, al suo posto”.

Su Twitter è intervenuto al riguardo il sindaco Nario Nardella, piuttosto turbato dall’esito della vicenda.

L’intervento di Michele Anzaldi

Dal canto suo, ha preso posizione anche l’Onorevole Michele Anzaldi (Iv), membro della Commissione Cultura e Segretario della Commissione di Vigilanza Rai. Rivolgendosi direttamente alla Ministra dell’Istruzione.

La ministra dell’Istruzione Azzolina mandi subito gli ispettori ministeriali e verifichi cosa è successo sul caso della professoressa della scuola Mazzanti di Firenze che attaccò Liliana Segre con parole vergognose e ora è tornata al suo posto come se nulla sia accaduto. Senza subire alcun provvedimento, come conferma la preside dell’istituto.

Secondo quanto riferisce La Nazione, con il nuovo anno scolastico l’insegnante è stata totalmente reintegrata tra lo sconcerto degli alunni e delle famiglie. Il 27 gennaio scorso, proprio nel Giorno della Memoria, disse agli studenti di non sopportare Liliana Segre definendola ‘personaggio in cerca di pubblicità’. Vi fu un’indignazione generale, intervenne anche la stessa ministra Azzolina annunciando l’intervento delle strutture ministeriali e definendo quelle parole ‘ingiustificabili’. Possibile che non sia successo nulla? La ministra dia spiegazioni agli studenti e alle famiglie.

Sempre in merito a Liliana Segre, l’On. Anzaldi denunciò qualche settimana fa un caso di omissione al Tg2 che riguardava la Senatrice.