di Marco Zonetti
La scomparsa improvvisa di Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione Rai in quota Dipendenti, ha lasciato sgomenta l’azienda e ha gettato nella disperazione tutti coloro che lo hanno conosciuto personalmente. Riccardo era una persona perbene nel senso più autentico della parola. Cittadino, compagno e papà esemplare, sempre attento ai diritti dei più deboli, e strenuo paladino del servizio pubblico radiotelevisivo.
Malgrado il suo ruolo apicale nell’azienda, non amava mettersi in luce laddove era necessario trarsi nell’ombra, lasciando la ribalta mediatica alle sue battaglie sacrosante a difesa della Rai come bene pubblico e proprietà dei cittadini.
Riccardo mancherà tantissimo prima di tutto come italiano esemplare, e mancherà altrettanto nella Tv pubblica che, senza di lui, sarà ulteriormente esposta ai tentativi di conquista da parte della politica e degli interessi economici. Mancherà tantissimo come amico, come hanno sottolineato fra gli altri Sigfrido Ranucci, conduttore di Report che Riccardo – unica voce in CdA – difendeva a spada tratta da sempre, Duilio Giammaria, Sabrina Giannini, Vittorio Di Trapani, Beppe Giulietti, Riccardo Iacona. Lo ricordano con grande affetto i rappresentanti dei colleghi lavoratori del centro Tv di Roma, dal quale egli proveniva prima di essere eletto con tantissimi voti consigliere di amministrazione Rai, mandato che gli era stato successivamente rinnovato e che avrebbe dovuto ricoprire fino al giugno 2024.
Non si trovano facilmente le parole per descrivere il vuoto che si prova quando scompare una cara persona come Riccardo. Sarà ricordato per sempre con immenso affetto, quello che si era meritato con la bontà e la rettitudine morale che lo contraddistinguevano. Addio, dolce amico e battagliero difensore delle nobili cause.