Rai3, caso Renzi-Mancini: e se l’insegnante e Report avessero ragione?

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Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, Matteo Renzi e Marco Mancini all’autogrill di Fiano Romano

di Marco Zonetti

“Ho assistito a un incontro tra Matteo Renzi e un uomo che non ho riconosciuto, ma del quale ho appreso l’identità dal vostro servizio”. Così racconta a Report , condotto da Sigfrido Ranucci su Rai3, l’insegnante che il 23 dicembre scorso ha ripreso con il suo cellulare, nel parcheggio di un Autogrill di Fiano Romano, l’incontro tra il leader di Italia Viva, il senatore Matteo Renzi e Marco Mancini, dirigente del Dis, Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.

Un filmato, come scrive il quotidiano La Repubblica, “che nei giorni scorsi ha suscitato le proteste di molti esponenti di partito, che al leader di Iv hanno chiesto il perché di quell’incontro.  Renzi ha presentato querela contro “gli ignoti” che hanno girato il filmato”.

Alle telecamere di Report la donna, protetta dall’anonimato, ha raccontato che: “Mi sembrava strano che un senatore della Repubblica Italiana si vedesse con una persona che già lo attendeva accompagnata da altre due di scorta in un’area appartata di un Autogrill”.

Secondo il suo resoconto, l’insegnante avrebbe fatto una sosta in quella piazzola di Fiano Romano per permettere al padre malato di usare la toilette. “Renzi, che nei giorni scorsi ha più volte messo in dubbio l’esistenza della testimone, tra le domande  poste ha chiesto come fosse possibile che il cellulare avesse potuto riprendere 40 minuti di incontro senza scaricarsi”. Risposta della testimone: “Non ho ripreso tutti e 40 minuti, il video dura 28 secondi”.

Poi, ricostruisce sempre La Repubblica, “il passaggio più delicato dell’intervista a Rai3. La testimone ha infatti spiegato di aver sentito ‘l’uomo brizzolato’ (Mancini ndr) congedarsi dall’ex premier dicendogli che sarebbe rimasto ‘a disposizione’. ‘Li ho sentiti – ha detto la donna – perché si sono avvicinati alle auto, e quindi alla mia, e avevo il finestrino leggermente aperto’. Renzi ha più volte domandato come mai quel video sia stato diffuso quattro mesi dopo la data della ripresa. Una scelta che l’autrice imputa ai mezzi di informazione: ‘Io – dice l’insegnante – ho inviato il filmato il 31 dicembre, alle 11, alla redazione web di un quotidiano nazionale. A quella mail non ho mai ricevuto risposta’.

L’insegnante, proprio perché preferisce restare nell’ombra, è stata bersagliata da moltissime critiche – così come Report e Sigfrido Ranucci – e la sua versione viene definita , nella migliore delle ipotesi, scricchiolante. Le riprese con il cellulare sono costate alla donna un’indagine per diffusione di riprese e immagini fraudolente. Ma se avessero ragione lei e Report?

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