di Marco Zonetti
L’amaro caso dell’ospitata del Presidente Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo è approdato infine in sede di Consiglio di Amministrazione Rai, che invece di essere stato il primo a trattarlo ha finito per essere – come il proverbiale consorte “cornuto e mazziato” – l’ultimo a doversene occupare.
Nella sessione del Consiglio che ha visto l’Ad Carlo Fuortes incassare il voto di maggioranza (seppur risicata) sul budget 2023 e la relativa salvezza dalla ventilata caduta, il consigliere Rai in quota Dipendenti Riccardo Laganà ha chiesto al vertice dell’azienda per quale motivo la spinosa opportunità di ospitare un intervento del presidente ucraino al Festival non sia stata prima discussa in CdA e per quale motivo, invece, sia piovuta giù dal cielo per decisione di esterni.
E con esterni s’intende il solito Bruno Vespa, che prima si è trasferito in Ucraina per intervistare Zelensky e poi ha annunciato in diretta a Domenica In che quest’ultimo sarebbe intervenuto all’Ariston. Fuortes ha risposto a Laganà che il direttore del Prime Time Rai Stefano Coletta e il direttore artistico di Sanremo Amadeus godono di piena autonomia editoriale e che quindi il preventivo parere del CdA non era necessario. Ma pare che lo Amadeus abbia appreso la notizia dell’ospitata di Zelensky dalle parole di Vespa a Domenica In e che quindi sia stato obbligato ad accettare malvolentieri il “fatto compiuto”.
Comunque sia, in sede di CdA, si è appurato che il discusso intervento registrato dovrà comunque essere controllato da chi di dovere in via preventiva, onde evitare eventuali problematiche in conflitto con la linea editoriale dell’azienda e con il contratto di servizio che essa è obbligata ad assolvere nei confronti degli spettatori contribuenti.
Ma casomai le temute problematiche dovessero realmente evidenziarsi e a Zelensky dovesse essere chiesto di modificare il suo discorso, o nella più drastica delle ipotesi fosse cassato tout court, come potrebbe reagire il fumantino presidente ucraino? Ci mancherebbe solo un altro caso Fedez, e per giunta con una guerra di mezzo. Bei tempi quando, a creare un “incidente diplomatico” a Sanremo era solo il seno “accidentalmente” scoperto di Patsy Kensit…