Rai non assicurata sulle opere d’arte scomparse. Anzaldi: “Inventario fatto sparire o distrutto?”

Anzaldi Rai
Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai

Continua la saga delle opere d’arte appartenenti al patrimonio della Rai svanite dalle sedi della Tv pubblica; almeno 120 tra dipinti, sculture e oggetti di arredo come la scrivania di Gio Ponti, ricomparsa all’asta di Christie’s a Londra e battuta per circa 70mila euro, come svelato da Pinuccio di Striscia la Notizia. Un danno milionario, insomma.

Sulla questione, l’inviato di “Rai Scoglio 24” aveva intervistato proprio Nicola Sinisi, Direttore Rai responsabile del canone e dei beni artistici, che aveva rivelato l’esistenza di una causa giudiziaria in corso relativa alle opere scomparse dalle sedi della Tv di Stato, e il quale oggi – martedì 22 giugno 2021 – sarà audito in Commissione Parlamentare di Vigilanza.

Ma c’è un problema in più. Il Messaggero svela che non potrà esservi “indennizzo” per le opere mancanti – della cui scomparsa sono sospettati anche e soprattutto dipendenti sleali – in quanto non è stata stipulata dalla Rai alcuna assicurazione. Per giunta, il mobilio pregiato come per l’appunto la scrivania di Gio Ponti o le sedute di Carlo Mollino pare non sia mai stato catalogato, rendendo così impossibile accertare con precisione quali pezzi manchino all’appello.

Sull’argomento, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) ha una sua teoria: “Si avrà il coraggio d’indagare? In primis tra i dirigenti sull’assenza di oggetti di grande valore economico e culturale. Non ci credo e non ci crederò mai che non vi era un dettagliato inventario sugli arredi di pregio. Sicuramente sarà stato più facile farlo sparire o distruggerlo che rubare una scrivania di Gio Ponti“.

Ma com’è stato possibile trafugare – fin dagli anni Settanta! – scrivanie, dipinti e sculture dalle sedi Rai senza che nessuno se ne accorgesse? E’ uno dei tanti nodi spinosi che la Commissione di Vigilanza è determinata ad appurare.