di Marco Zonetti
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La notizia della de-trashizzazione di Mediaset per mano di Pier Silvio Berlusconi aveva scatenato il panico fra i tanti personaggi più o meno (ig)noti che popolavano i programmi delle reti del Biscione, i quali – da un giorno all’altro – si vedevano disoccupati e sospinti verso le incerte lande di Only Fans, ove molti ex prezzemolini dei talk pomeridiani e dei reality serali hanno trovato rifugio in passato.
E invece, buon per loro, la “ripulitura” (almeno intenzionale) del pomeriggio di Canale5 e del Grande Fratello dalle derive “trash” ha creato un suggestivo fenomeno di “trashumanza” da Mediaset alla Rai, per parafrasare un termine caro ad Andrea Giambruno.
Se un tempo, infatti, per vedere il “bad boy” Fabrizio Corona ospite a ruota libera in una trasmissione televisiva, occorreva attendere che fosse invitato da Ilary Blasi al Grande Fratello Vip su Canale5 per litigare con una delle sue tante ex, oggi l’ex paparazzo è comparso nel giro di pochi giorni in due programmi Rai (con tutte le relative polemiche).
Per non parlare di Pamela Prati, ex gieffina ospite subito dopo Corona nella stessa puntata di Domenica In, cancellando così in un sol colpo i putiferi scatenati in Vigilanza Rai riguardo alle passate controversie con il fake Mark Caltagirone.
Tale e quale? Sì, a Mediaset
Non contenta, Prati è da quest’anno anche nel cast di Tale e Quale Show, cast che Carlo Conti sembra aver allestito grazie a una “retata” di ex inquilini della casa più spiata d’Italia.
Oltre a Prati, dal Grande Fratello provengono infatti gli altri concorrenti Alex Belli, Ginevra Lamborghini (che peraltro dal Gf era stata espulsa perché accusata di “bullismo” contro Marco Bellavia…), Jo Squillo, Maria Teresa Ruta. Quanto a Giulia Salemi, lasciato il suo sgabello nel reality di Alfonso Signorini su Canale5, eccola ricomparire al tavolo di Alberto Matano nelle puntate del sabato de La Vita in Diretta su Rai1.
A volte ritornano
Non solo gli ospiti, anche i contenuti sono divenuti speculari a quelli dei programmi Mediaset. Andrea Piazzolla, amico, factotum e “figlioccio” di Gina Lollobrigida che faceva il bello e il cattivo tempo a Pomeriggio Cinque da Barbara D’Urso, non soltanto è ricomparso dalla sostituta Myrta Merlino (nel tentativo di risollevare gli ascolti deludenti delle prime puntate), ma è stato ospite anche a Domenica In e a La Vita in Diretta su Rai1.
La sensazione è che Barbara D’Urso sia stata allontanata da Mediaset perché accusata d’indulgere nel trash, e che invece il suo fantasma continui ad aleggiare non tanto nelle reti del Biscione, quanto invece – paradossalmente – nelle trasmissioni Rai sempre più “dursizzate” per ospiti e tematiche trattate.
Qualche giorno fa, un’inviata di Matano è stata beccata da un pappagallo in gabbia e in studio si è scatenato un lungo, lunghissimo, sterminato siparietto ridanciano sul “pappagallo maschio che morde solo le donne”, “magari era una pappagalla”, “non lo prendere così” e altre amenità varie.
E sempre a proposito di contenuti non esattamente da Ammiraglia Rai, la scorsa estate un’altra ex gieffina, Valeria Marini, è stata chiamata (a caro prezzo per i contribuenti) da Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini a Estate in Diretta, a discettare di peli superflui e depilazione intima. Servizio Pubblico o Pubico?
In questa peculiare stagione televisiva, addirittura intere trasmissioni targate Mediaset si sono trasferite baracca e burattini sulla Rai. Parliamo del discusso Mercante in Fiera di Pino Insegno, rifiutato da Italia1 ben diciassette anni fa per bassi ascolti, e riesumato su Rai2 con i risultati che ben conosciamo.
Si potrebbero fare molti altri esempi, ma se – ai tempi d’oro di Silvio Berlusconi – si parlava di Raiset per definire una commistione politico-mediatica tra le reti del Biscione e Mamma Rai, oggi non si percepisce più la minima differenza tra le due offerte televisive.
Il declino del servizio pubblico
Anzi no, una c’è: all’epoca la Rai era leader nell’approfondimento e lasciava nella polvere la concorrenza. Oggi invece Rete4, che nell’era d’oro del berlusconismo era regno di telenovelas come Topazio e Manuela, prospera con i talk show di discussione politica, mentre la Rai sta perdendo progressivamente la sua identità di servizio pubblico con trasmissioni di approfondimento arenate al 2% di share e che vengono chiuse anzitempo per ascolti esangui.
E se una volta, nei pomeriggi di Rai1 ci si poteva godere addirittura la soave Audrey Hepburn intervistata in studio da Sandro Mayer, oggi ci si deve accontentare dei reduci del Grande Fratello.