di Marco Zonetti
Il 10 agosto del 2023, la scomparsa improvvisa di Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione Rai in quota Dipendenti, lasciava sgomenta l’azienda e gettava nella disperazione tutti coloro che lo avevano conosciuto personalmente. Riccardo era una persona perbene nel senso più autentico della parola. Cittadino, compagno e papà esemplare, sempre attento ai diritti dei più deboli, e strenuo paladino del servizio pubblico radiotelevisivo.
Malgrado il suo ruolo apicale nell’azienda, non amava mettersi in luce laddove era necessario trarsi nell’ombra, lasciando la ribalta mediatica alle sue battaglie sacrosante a difesa della Rai come bene pubblico e proprietà dei cittadini.
A distanza di un anno dalla sua scomparsa ingiusta, Riccardo manca a maggior ragione, prima di tutto come italiano esemplare, e manca altrettanto nella Tv pubblica che, senza di lui, come ampiamente previsto è risultata ulteriormente esposta ai tentativi di conquista da parte della politica e degli interessi economici. Manca tantissimo come amico, come hanno sottolineato fra gli altri Sigfrido Ranucci, conduttore di Report che Riccardo – unica voce in CdA – difendeva a spada tratta da sempre, Duilio Giammaria, Sabrina Giannini, Vittorio Di Trapani, Beppe Giulietti, Riccardo Iacona. Lo ricordano con grande affetto i rappresentanti dei colleghi lavoratori del centro Tv di Roma, dal quale egli proveniva prima di essere eletto con tantissimi voti consigliere di amministrazione Rai, mandato che gli era stato successivamente rinnovato e che avrebbe dovuto ancora ricoprire oggi.
Dopo un anno, non si trovano ancora facilmente le parole per descrivere il vuoto che si prova in assenza di una cara persona come Riccardo. A tutt’oggi e in futuro sarà ricordato per sempre con immenso affetto, quello che si era meritato con la bontà e la rettitudine morale che lo contraddistinguevano, come dolce amico e battagliero difensore delle nobili cause.