Rai2, Oscenità in fascia protetta: oltre 20mila firme per una multa alla Rai

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Una scena di 9-1-1

di Marco Zonetti 🖋️

Il 7 gennaio 2022, alle 19.40, su Rai2 è andata in onda la replica di una puntata di 9-1-1, serie creata da Ryan Murphy e Brad Falchuck, gli stessi autori di American Horror Story, solo per citare una delle serie di successo firmate da questa prolifica coppia.

Come dice lo stesso titolo, il telefilm racconta le vicende di vari operatori del pronto intervento americano che entrano in azione in seguito alle chiamate al numero 911 da parte di persone in difficoltà o in pericolo di vita. Come tutte le produzioni targate Murphy-Falchuck, la serie affronta argomenti piuttosto espliciti, con numerosi riferimenti al mondo LGBTAQ+. In Italia è stata trasmessa in chiaro su Rai2 fin dal 2018 in prima serata, e al momento stanno andando in onda le repliche alle 19.40.

Ed è stata la puntata replicata lo scorso 7 gennaio 2022, dal titolo Luna Piena (Full Moon in originale), a finire nel mirino del Movimento Pro Vita & Famiglia, il quale ha indetto una petizione – che ha superato al momento le 20.000 firme – attraverso la quale chiede “al Comitato di Applicazione del Codice di Autoregolamentazione “Media e Minori” di sanzionare la RAI per la messa in onda a ridosso della fascia protetta per i minori di contenuti osceni e violenti anche a sfondo sessuale”. Il Movimento ritiene “sconcertante e gravissimo che la RAI programmi nei suoi palinsesti la messa in onda di contenuti del genere nella fascia oraria protetta per i minori” e invita a firmare e diffondere perché: “Non paghiamo il canone per queste schifezze!“.

Ma quali sono cotali “contenuti osceni e violenti”? Lo leggiamo sempre nella petizione:

  1. Uno psicopatico nudo coperto di sangue abbattuto dalla Polizia mentre divora un uomo;
  2. Un gruppo di donne incinte (di cui una con ‘utero in affitto’) che partoriscono improvvisamente mentre sono in palestra
  3. Una donna che si intrattiene morbosamente a letto con la compagna prima di tradirla con un’amante
  4. Una coppia gay di cui uno si contorce dal dolore finché un vigile non gli estrae dall’ano lentamente ed ostentatamente un lungo verme solitario

La puntata incriminata è finita nel mirino anche di Carlo Giovanardi e Luisa Santolini, rispettivamente ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche familiari ed ex presidente del Forum delle Associazioni Familiari, i quali hanno presentato un esposto formale al Comitato di Applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori.

Sulla questione, Carlo Giovanardi ha dichiarato: «Le cose che ho visto in quella serie televisiva non sono la normalità di tutti i giorni. I licantropi che girano la notte nudi a mangiare la testa della gente, le persone che espellono dall’ano il verme solitario, le donne che partoriscono all’improvviso e dicono che la loro è una “gestazione per altri”: tutto questo non mi sembra sia la normalità. Si vuol fare credere che tutto ciò sia normale, invece è soltanto una concentrazione di aberrazioni, porcherie e roba disgustosa. Secondo l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, prevedendo accuse di omofobia, replica «che quella trasmissione è offensiva nei confronti delle coppie gay!».

La suddetta petizione contro la Rai si affianca al sit-in che lo stesso Movimento Pro Vita & Famiglia ha organizzato davanti alla sede di Saxa Rubra per protestare contro la propaganda gender al Festival di Sanremo. Secondo il Presidente di Pro Vita & Famiglia Antonio Brandi: «Il canone RAI si sta trasformando in una tassa occulta a favore delle associazioni LGBT. Chiediamo al Presidente Rai Marinella Soldi e all’Ad Carlo Fuortes di rassicurare le famiglie italiane, che pagano il canone obbligatorio, sul fatto che quest’anno al Festival di Sanremo non si farà in alcun modo nessun tipo di propaganda gender o Lgbt, come già accaduto in passato»

E il Vicepresidente Jacopo Coghe rincara: «Abbiamo lanciato una petizione che in pochi giorni ha raggiunto oltre 31mila firme, proprio per chiedere di bandire ogni propaganda ideologica a danno di milioni di famiglie e bambini italiani. Una preoccupazione – precisa – frutto di anni di Festival a tinte arcobaleno e delle ultime dichiarazioni di Vladimir Luxuria, che ha annunciato che anche quest’anno, grazie a Drusilla Foer, “partirà un segnale importante per la comunità LGBT”. Chiediamo a Soldi e Fuortes e alla direzione artistica dello spettacolo di mantenere l’evento entro i limiti prettamente artistici». Attendiamo sviluppi.

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