Anzaldi: “Finalmente Palazzo Chigi si è accorto dello stato dell’informazione Rai”

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Gennaro Sangiuliano e Michele Anzaldi

di Marco Zonetti 🖋️

Ieri sera, mercoledì 4 maggio 2022, si è svolta l’audizione dell’Ad Rai Carlo Fuortes in Commissione di Vigilanza, audizione nella quale – fra gli altri temi – è stato trattato il caso di Gennaro Sangiuliano, Direttore del Tg2 che ha pronunciato un discorso sul palco della convention di Fratelli d’Italia. Scatenando una ridda di polemiche istituzionali, anche perché il discorso precedeva immediatamente il comizio della leader Giorgia Meloni. Accanto a questo, l’Ad ha anche discusso di fronte ai commissari della Vigilanza la questione degli ospiti pagati nei talk show Rai e degli opinionisti considerati “filorussi”, in alcuni casi giornalisti legati al regime di Vladimir Putin.

Secondo l’Ad Fuortes: «Il format televisivo dei talk show in un’azienda che fa servizio pubblico” non è «ideale per l’approfondimento giornalistico». E ancora: «Credo che i talk siano più adatti all’intrattenimento su temi più leggeri […] L’idea di giornalisti, operatori, scienziati, intellettuali chiamati a improvvisare su qualsiasi tema non credo che possa fare un buon servizio pubblico.È l’opposto di quello che la Rai ha fatto per lungo tempo». A parere del vertice Rai, inoltre, i dati di ascolto non possono essere «l’unico criterio di valutazione di un programma», né tantomeno il movente per alzare i toni della discussione, talvolta favorendo autentiche risse al fine di attirare un maggior numero di spettatori.

Tornando al caso Sangiuliano-Fdi, in sede di audizione l’Ad Fuortes si è dichiarato all’oscuro dei particolari della vicenda poiché – a suo dire – non aveva visto l’intervento del Direttore del Tg2 alla convention di FdI, e così il vertice Rai è stato sollecitato dal Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi – che per primo qualche giorno fa ha sollevato la questione – a recuperare il video dell’evento. L’On. Anzaldi è stato accusato tuttavia di non aver riportato fedelmente i fatti. L’accusa proviene dalla Senatrice Daniela Santanchè, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Vigilanza Rai, la quale ha negato pubblicamente che Sangiuliano avesse parlato subito prima di Giorgia Meloni all’evento milanese di FdI. VigilanzaTv ha intervistato Michele Anzaldi per conoscere la sua opinione in merito a tale smentita.

Onorevole Anzaldi, noi abbiamo visto l’intervento in questione e confermiamo che l’intervento di Gennaro Sangiuliano precedeva direttamente quello di Giorgia Meloni il giorno dell’apertura della convention, e tuttavia la Senatrice Santanché ha smentito durante l’audizione dell’Ad Fuortes…

Voglio sperare che la Senatrice Santanché abbia soltanto la memoria corta. Basta infatti consultare il programma della convention: l’intervento di Gennaro Sangiuliano era già previsto immediatamente prima di quello di Giorgia Meloni, come confermato poi dal video che ho pubblicato sui social tratto dal canale ufficiale di Fratelli d’Italia. Ma questa è soltanto la punta dell’iceberg, il problema è ben più grave.

Ovvero?

Come dichiarato dall’Ad Fuortes in audizione, Sangiuliano ha chiesto alla Rai l’autorizzazione per moderare un dibattito, non per pronunciare un discorso sul palco di una convention politica come invece ha fatto. Il Direttore del Tg2 ha dunque mentito all’azienda? E in tal caso, può mantenere la direzione di un notiziario del servizio pubblico? La questione va chiarita con la massima celerità. In ogni caso, visto che la senatrice Santanché ha sostenuto una falsità rispetto a quanto avevo dichiarato, chiederò al presidente Barachini di valutare di inviare all’amministratore delegato Fuortes il filmato che dimostra che non mi ero sbagliato: quello del direttore del Tg2 non è stato un intervento tra i tanti ma il comizio di lancio dell’atteso discorso della leder del partito, e questo aumenta ancora di più la gravità della situazione. Dalle parole di Santanché, infatti, Fuortes potrebbe essere stato tratto in inganno ed è giusto rimettere le cose al loro posto

Cosa ne pensa invece delle dichiarazioni dell’Ad Fuortes sui talk show?

Personalmente plaudo alle parole epocali di Fuortes, che confermano quanto vado dichiarando da anni, e cioè che la Rai deve garantire prima di tutto qualità, assolvere al Contratto di Servizio e fare informazione; non allestire appositamente “teatrini” con ospiti discutibili solo per totalizzare un punto di share in più a detrimento della correttezza dell’informazione e quindi a danno dei telespettatori che pagano il canone. Da lettore delle agenzie di stampa, peraltro, faccio notare che le dichiarazioni dell’Ad Fuortes sono state espresse da quest’ultimo in Vigilanza immediatamente dopo la sua visita a Palazzo Chigi, durante la quale ha incontrato il sottosegretario Garofoli. Ciò mi induce a pensare che la svolta sui talk show espressa da Fuortes possa vantare se non il sigillo ufficiale del Capo del Governo, quanto meno il gradimento di Palazzo Chigi. Dove devono aver preso finalmente atto delle discutibili condizioni dell’informazione Rai. Era ora. 

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