di Marco Zonetti 🖋️
L’Onorevole Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, intervistato dal collega Deputato di Italia Viva Roberto Giachetti a Radio Leopolda, torna sulla campagna elettorale televisiva per le Politiche del 25 settembre prossimo e sulla copertura dell’argomento da parte della Rai e delle Tv commerciali.
“Ho fatto appello a Draghi sull’argomento e lo rifaccio ora” ha dichiarato l’On. Anzaldi, “ma sono già trascorsi dieci giorni di campagna elettorale. Il fatto è che la Rai non lavora. Se non ci fossero state le tv commerciali, forse gli italiani non saprebbero neanche che si va a votare. E loro che sono piccole, con pochi giornalisti, sono riusciti a mettere su in un giorno le trasmissioni di approfondimento politico. Mentre il gigante da 20mila dipendenti e da 2100 giornalisti – strapagato da noi cittadini – che è la Rai ancora dispone di una sola trasmissione settimanale di approfondimento in prima serata”.
E ancora: “Per fortuna c’è Internet, per fortuna la sera abbiamo La7, abbiamo Veronica Gentili su Rete4, altrimenti non c’è nulla. Tutto normale con tutti i soldi che le diamo? Alla Rai noi diamo due miliardi l’anno […] la prenda in mano il Presidente del Consiglio questa situazione, gli dia una strigliata… stanno solo nelle varie feste di partito a moderare dibattiti con le domande pre-confezionate. Facessero il loro lavoro per cui gli italiani da anni li pagano, li strapagano, gli danno l’auto blu, i benefit…”.
E per concludere, Michele Anzaldi sottolinea un “problemino secondario, un dettaglio in Italia” e cioè che certe tv private hanno il proprietario che è anche candidato alle prossime elezioni (Silvio Berlusconi, ndr). Roberto Giachetti azzarda che potrebbe esservi un altro candidato proprietario di Tv commerciali (Urbano Cairo, ndr) e il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai ribatte laconicamente: “Magari non è candidato, ma…”