Anzaldi: “La scomparsa di Gino Strada perdita incolmabile per l’Italia, gli ultimi e il mondo intero”

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Gino Strada

La morte di Gino Strada, fondatore di Emergency, è calata sull’Italia stretta nelle spire di un caldo soffocante e devastata dagli incendi, come un’implacabile cappa di gelo. Una scomparsa quanto mai emblematica, proprio nelle ore in cui si delinea sempre più netta l’avanzata dei talebani, sulla quale Strada aveva scritto un articolo pubblicato proprio oggi dalla Stampa.

Michele Anzaldi, Deputato di Italia Viva e Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, ha commentato su Twitter: “La scomparsa di Gino Strada rappresenta una perdita incolmabile per il nostro Paese, per gli ultimi, per il mondo intero. Per ricordarlo basta un frammento di video del 2001, trasmesso da Servizio Pubblico di Santoro su La7 (come al solito non sulla Rai)”.

L’anno scorso, quando il Commissario Anti-Covid in Calabria Giuseppe Zuccatelli aveva rassegnato le dimissioni e Palazzo Chigi lavorava alla scelta del sostituto, il leader di Italia Viva Matteo Renzi aveva espresso il suo sostegno entusiastico all’ipotesi che Gino Strada fosse scelto per la carica in questione. All’auspicio del Senatore, capo del suo partito, si aggregava anche Michele Anzaldi. Su Facebook, quest’ultimo scriveva: “Se il Governo lasciasse cadere la disponibilità di Gino Strada a dare una mano in questa situazione così difficile, e in una regione difficile come la Calabria, commetterebbe un errore gravissimo“.

E l’On. Anzaldi precisava: “Il presidente del Consiglio Conte dia seguito alla sua chiamata di una settimana fa e nomini subito Strada commissario con piena libertà di azione. Per capire la qualità e l’impegno che Strada metterebbe nell’incarico, basta ricordare una frase pubblicata sul suo libro Pappagalli verdi: “Promettere costa poco, si dice, se poi non si mantiene l’impegno. E non farlo? Costa ancor meno, praticamente niente, basta girarsi dall’altra parte. Una promessa è un impegno, è il mettersi ancora in corsa, è il non sedersi su quel che si è fatto. Dà nuove responsabilità, obbliga a cercare, a trovare nuove energie”.

Alla fine erano stati designati prima Eugenio Gaudio, anch’egli dimissionario, e poi Guido Longo, ma il fondatore di Emergency era stato chiamato comunque in Calabria a gestire con la sua associazione un reparto Covid in un ospedale da campo a Crotone. L’ultima esperienza di Gino Strada come medico di frontiera.

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