di Marco Zonetti 🖋️
L’inquietante caso della compravendita – saltata all’ultimo momento – tra aziende italiane e il governo colombiano, relativa a due sommergibili prodotti da Fincantieri e ad alcuni aerei di Leonardo, un presunto negoziato portato avanti da Massimo D’Alema nell’inedita veste di mediatore per conto di uno studio legale di Miami, tiene banco a Striscia la Notizia con le inchieste di Pinuccio, ed è giornalmente rilanciata da Dagospia, ma per paradosso non spopola sulla stampa con i titoloni a caratteri cubitali in prima pagina com’è accaduto per esempio riguardo ai festini di Luca Morisi, scagionato poi da tutte le accuse; o recentemente alle rocambolesche avventure sentimental-matrimoniali di Silvio Berlusconi; o alle vicissitudini giudiziarie del padre di Matteo Renzi, ai rapporti di quest’ultimo con l’Arabia Sauditao all’inchiesta sulla Fondazione Open, il cui quadro accusatorio sta perdendo via via pezzi.
Proprio il leader di Italia Viva lo ha sottolineato nella trasmissione condotta dal deputato di Italia Viva Roberto Giachetti su Radio Leopolda, non risparmiandosi una frecciata al baffuto ex collega di partito. Ringraziando Giachetti per la sua interrogazione parlamentare sul Colombia-Gate, più focalizzata sul ruolo di D’Alema rispetto a quella del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri incentrata invece sul coinvolgimento dell’Ad di Leonardo Alessandro Profumo; e mostrandosi grato anche alla senatrice di Italia Viva Laura Garavini che ha chiesto delucidazioni sui rapporti effettivi tra D’Alema e Leonardo dopo l’audizione di Profumo in Commissione Difesa al Senato, ecco che Renzi ha lanciato la sua stilettata.
“Il punto centrale” – ha chiosato – “è che siamo in presenza di una vicenda che, in un Paese normale, porterebbe almeno a una riflessione. Ma siccome è l’Onorevole D’Alema, e fortunatamente non è mio padre – dico fortunatamente perché l’idea di essere figlio di D’Alema mi sembrava un po’ complessa – questa vicenda non ha la minima visibilità se non le interviste in cui D’Alema si giustifica… in modo peraltro molto contraddittorio […] Noi siamo dell’idea che l’informazione dovrebbe fare una riflessione su se stessa. Ma ne parleremo” ha concluso Renzi in cauda venenum. Non finisce qui, insomma: D’Alema – e la stampa – sono avvisati.