Gli ascolti Tv e i dati Auditel di sabato 3 ottobre 2020 portano brutte notizie a Rai1 e a Rai3. Liete novelle invece per Canale5 e per il Tg5.
Non solo Canale5 ha battuto Rai1 in prima serata, con Tú sí que vales contro Ballando con le stelle. Ma per l’ennesima volta l’Ammiraglia Mediaset ha prevalso nell’arco delle 24h su quella Rai, distaccandola con una media del 18.1% contro il 15.38% della rete pubblica diretta da Stefano Coletta.
Le vittorie di Canale5 nelle 24 ore iniziano a essere surclassanti rispetto alla manciata di quelle riportate da Rai1. Ma i giornali che si accanivano contro Teresa De Santis nel 2018-2019 (con ascolti migliori) ora sembrano “presi per incantamento” nei confronti di Stefano Coletta. Mistero.
Liorni KO contro Toffanin
Clamorosa sconfitta, nel pomeriggio di Rai1 in ambasce sette giorni su sette, quella di Marco Liorni con Italia Sì, raso al suolo da Silvia Toffanin con il suo Verissimo e il coming out di Gabriel Garko. Italia Sì ha radunato 1.368.000 (11.07%) nella prima parte e 1.732.000 (13.77%) nella seconda. Verissimo 2.462.000 con il 19.29% (Giri di Valzer 2.213.000 – 17.80%).
Di Mare in peggio
Ma se il direttore di Rai1 Coletta arranca, cosa dire di quello di Rai3 Franco Di Mare? Non solo il suo gioiellino dell’access prime time Massimo Gramellini non brilla con il suo Le parole della settimana radunando solo il 5.7% di share con 1.303.000 spettatori. Ma Frontiere, condotto proprio da Di Mare in fascia pomeridiana al posto del previsto Gianluca Semprini, cala al 3.73% di share con soli 458.000 spettatori. L’esordio, il 26 settembre 2020, lo aveva visto radunare 487.000 spettatori (4%).
Tg5 alla riscossa
Il successo di Canale5 sembra aver inciso positivamente anche sul Tg5 diretto da Clemente J. Mimun, tornato il 1 ottobre 2020 alle redini del notiziario dopo l’interim di Mauro Crippa.
Ieri, sabato 3 ottobre, il Tg5 ha ottenuto 4.243.000 spettatori con il 20.37% di share, mentre il Tg1 è stato visto da 4.419.000 con il 21.43% di share. Risultati preoccupanti che dovrebbero far riflettere i vertici a Viale Mazzini, e che dovrebbero scongiurare come la peste ogni possibilità di rinnovo dell’attuale gestione, per rifarci alla questione sollevata dall’On. Anzaldi della Vigilanza Rai.