Chi guarda la Tv si sarà senz’altro accorto di un’assenza piuttosto peculiare negli slot pubblicitari. A differenza degli anni scorsi, assistiamo alla scomparsa degli spot natalizi. Quelli tradizionali, riciclati spesso di anno in anno, con i jingle ormai imparati a memoria, con il tripudio di buoni sentimenti, di luci colorate, di neve e di ritratti di famiglia in un interno. Spot che, fin dai primi di novembre, se non da fine ottobre, gli anni scorsi “infestavano” imperversando sempre più insistentemente al progressivo avvicinarsi delle festività.
Addio alla “messa in scena” natalizia
Quest’anno, invece, gli spot natalizi sono stati messi in soffitta. La loro assenza un triste monito a ricordarci che il prossimo sarà un Natale totalmente diverso, più triste, più solitario, meno luccicante e sfolgorante. Quest’anno, causa Covid-19, fra le tante privazioni che subiamo giornalmente c’è anche quella della “messa in scena” natalizia, del “siamo tutti più buoni”, del “festeggio il Natale per i bambini”.
Amazon: una peculiare eccezione
E l’assenza degli spot a tema è lì a ricordarcelo, spietata. Peculiare che, questa volta, non vi sia la discrasia tra realtà e virtualità pubblicitaria come durante la prima ondata. Quando, prigionieri nelle nostre case nelle prime settimane di lockdown, eravamo sottoposti nostro malgrado a scene distoniche di festosi assembramenti, di strade affollate, di baci e abbracci, di viaggi e così via. Questa volta, spot e realtà – almeno dal punto di vista dell’atmosfera natalizia – coincidono tristemente alla perfezione.
In realtà, c’è uno spot natalizio che al momento va per la maggiore. Ed è quello di Amazon per il Black Friday, che invita ad acquistare in anticipo – profittando dei ribassi – i regali di Natale. Ovviamente, on-line.
Per approfondire: Emanuele Ricucci, Compriamo italiano e non uccidiamo le nostre botteghe. Su CulturaIdentità n° XXI in edicola dal 4 dicembre 2020.