di Marco Zonetti 🖋️
Sabato estivo infuocato per la politica italiana. Prima Carlo Calenda, leader del Terzo Polo, ha denunciato pressioni di Giorgia Meloni e di Enrico Letta sulla Rai per restringere il confronto televisivo ai soli Fratelli d’Italia e Partito Democratico a detrimento delle altre forze in campo, e il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi ha scritto in merito al Presidente Alberto Barachini che si è impegnato a occuparsi di ogni segnalazione poichĂ© è necessario il rispetto della Par Condicio.
DopodichĂ© è stato diramato un comunicato stampa di Porta a Porta rilanciato anche da Dagospia, secondo il quale alla prima serata del programma, che andrĂ in onda giovedì 22 settembre e che ospiterĂ “il confronto di un’ora tra Enrico letta e Giorgia Meloni moderato da Bruno Vespa, sono stati invitati a partecipare anche Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Carlo Calenda. Ciascuno sarĂ intervistato per mezz’ora con modalitĂ da stabilire. Porta a Porta è pronta ad ospitare altri confronti nella stessa serata qualora se ne maturassero le condizioni”.
Ma un duello televisivo tra Letta e Meloni non è esattamente quanto richiesto piĂą volte da Calenda, che invece vorrebbe un confronto esteso alle quattro principali forze politiche in lizza: Centrosinistra, Destra, Terzo Polo e M5s. E infatti il leader di Azione commenta su Twitter: “Neanche in Russia la televisione pubblica organizzerebbe un confronto due giorni prima del silenzio elettorale escludendo due coalizioni. Intervenga subito AgCom, CdA Rai e Fuortes“. E rivolto a Enrico Letta: “è questa roba qui che insegnavi in Francia? Vergogna“.
Michele Anzaldi, dal canto suo, tuona su Facebook: “Il comunicato di Porta a porta mette per iscritto che il 22 settembre, a sole 48 ore dalla fine della campagna elettorale, la Rai si appresta a perpetrare una gravissima violazione della Par Condicio: triplo spazio alla destra, con tempo a Meloni, Salvini e Berlusconi, e triplo spazio alla sinistra, con un’ora data a Letta e mezz’ora a Di Maio, rispetto ai soli 30 minuti per il Terzo Polo di Calenda; disparitĂ di trattamento, perchĂ© a Letta e Meloni sarĂ riservata un’ora intera con il faccia a faccia mentre gli altri saranno esclusi dal confronto“.
E ancora: “Siamo di fronte ad una situazione senza precedenti: chi ha autorizzato quel comunicato? Possibile che l’amministratore delegato Fuortes sia all’oscuro di questa imbarazzante vicenda? Il Cda intervenga subito, altrimenti è doveroso e urgente che se ne occupi il presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella“.