Anzaldi: “Lupi parla a sproposito. Delibera Par Condicio prevede spazi paritari”

Maurizio Lupi e Michele Anzaldi
Maurizio Lupi e Michele Anzaldi

di Marco Zonetti 🖋️

Continua a tenere banco la polemica politica sul duello televisivo previsto a Porta a Porta il 22 settembre 2022 (tre giorni prima delle elezioni) tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, duello che ha suscitato l’opposizione di Carlo Calenda, il quale auspicherebbe invece un confronto tra le quattro coalizioni in lizza, ovvero Centrosinistra, Destra, Terzo Polo e M5s. Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, ha invece parlato di gravissima violazione della Par Condicio ai danni del Terzo Polo nella struttura della suddetta puntata di Porta a Porta.

Il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha invece commentato: “Prima di parlare di spazi televisivi, dibattiti e confronti, invitiamo Carlo Calenda e Giuseppe Conte a studiare la normativa. Azione e M5s non rappresentano una coalizione, ma una lista, come Noi Moderati. Calenda e Conte hanno scelto di non presentarsi come coalizione per non affrontare lo sbarramento del 10%, ma solo quello del 3%, per cui non hanno alcun diritto di confrontarsi come coalizione o di avere il tempo a disposizione per le coalizioni. La legge non ammette furbizie e scorciatoie (art. 3 comma 4 e 5 regolamento commissione di vigilanza) se vogliono i confronti con le coalizioni dovevano essere pronti ad accettare lo sbarramento del 10%”.

Dichiarazione cui ha risposto a stretto giro l’On. Anzaldi che, su Facebook, ha replicato: “Il collega Lupi, forse raccogliendo qualche parere malevolo, parla a sproposito del regolamento della Vigilanza per il rispetto della Par Condicio oppure non l’ha letto con attenzione. Il comma 5 dell’articolo 3 dice espressamente che il tempo è ripartito ‘con criterio paritario’ tra le coalizioni e le liste, non c’entra nulla la differente soglia di sbarramento”.

E ancora: “Porta a porta, come i telegiornali, rientra nell’ambito dei programmi di informazione regolati dall’articolo 4 del regolamento, i quali ‘debbono garantire la presenza paritaria, coerentemente con quanto previsto dall’art. 5 della legge n. 28 del 2000, dei soggetti politici di cui all’art. 3 della presente delibera, uniformandosi con particolare rigore ai criteri di tutela del pluralismo, della completezza, della imparzialitĂ , della obiettivitĂ , dell’equilibrata rappresentanza di genere e di paritĂ  di trattamento tra le diverse forze politiche, evitando di determinare, anche indirettamente, situazioni di vantaggio o svantaggio per determinate forze politiche’”.

È evidente – prosegue il Segretario della Vigilanza – che consentire solo a 2 candidati su 4 di misurarsi nel confronto elettorale in prima serata sulla Rai a due giorni dal voto determina una chiara situazione di svantaggio per il Terzo Polo, che verrebbe escluso. In ogni caso è doveroso che si esprimano l’Agcom e la commissione di Vigilanza, cui abbiamo chiesto un parere ufficiale”.

error: Content is protected !!