Ddl Zan: dopo attacco a politici e Renzi, la Rai pensa a Ferragni al timone dell’Eurovision

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Chiara Ferragni

Di Marco Zonetti

Ancora non si è sopita la polemica scatenata dai Ferragnez, alias la coppia formata da Chiara Ferragni e Fedez, contro Matteo Renzi (e i politici in generale che “fanno schifo” poiché eccepiscono sul Ddl Zan) ed ecco che l’influencer viene data per papabile conduttrice dell’Eurovision Song Contest accanto ad Alessandro Cattelan. Evento musicale per il quale la Rai sta cercando la città ospitante e che, si sa, è una kermesse particolarmente cara al pubblico LGBT in onda sull’altrettanto gay-friendly Rai1. Una semplice seppur peculiare coincidenza? Una polemica scatenata ad hoc dalla coppia per fare pubblicità al nuovo progetto in cantiere? Chissà.

Sta di fatto che la Ferragni sarebbe un’autentica debuttante alla conduzione di un programma, oltre che una risorsa esterna alla Rai. Abbiamo chiesto al Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi, che ha commentato così a VigilanzaTv: “A parte che a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca, e che la diatriba innescata sul Ddl Zan dalla coppia Ferragni-Fedez precede solo di poche ore la notizia della sua possibile conduzione dell’Eurovision su Rai1, ma siamo anche alle solite. Di nuovo, infatti, se fosse scelta la Ferragni alla guida della kermesse, si tratterebbe di una risorsa esterna alla Rai e per giunta di un personaggio che non ha mai condotto alcuna trasmissione prima d’ora. L’azienda si è accertata che non vi siano nomi più validi e più preparati interni alla Rai? E in tutto questo, in ultima analisi, quanto costerebbe la Ferragni e chi paga?”

Oltretutto, l’ipotesi della Ferragni alla guida di un programma Rai non striderebbe forse con la querela della stessa Rai – nella fattispecie del Direttore di Rai3 Franco Di Mare – a Fedez per la questione del Concerto del Primo Maggio? L’On. Anzaldi a tal proposito chiosa: “Sicuramente sarebbe una contraddizione in termini. Sempre però che sia vera la notizia del procedimento legale della Rai contro il cantante, e non sia in realtà un espediente comunicativo per mettere a tacere le polemiche sul Primo Maggio e soprattutto bloccare tout court i lavori della Vigilanza Rai che aveva chiesto l’audizione di Fedez“.

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