Il tweet di Letta-Conte-Speranza e la “casalinizzazione” della politica

Tweet Letta Conte Speranza

di Marco Zonetti 🖋️

Il recente tweet fotocopia pubblicato dal Segretario del Pd Enrico Letta, dal presidente del M5s Giuseppe Conte e dal Ministro della Salute Roberto Speranza (Articolo Uno) ha suscitato ilarità nell’opinione pubblica, ma anche un certo sgomento.

Mai era capitato infatti che tre esponenti di tre forze politiche diverse divulgassero un contenuto perfettamente identico sui social network a testimonianza di una linea comune. Un evento unico nel suo genere che, risibile o inquietante esso sia, ci riporta con la memoria ai post e tweet dei grillini nella scorsa legislatura, quando più esponenti pentastellati si lasciavano andare a identiche esternazioni sui social network, prontamente esposti al pubblico ludibrio dai detrattori, che rimproveravano loro l’assenza di un pensiero individuale e l’assoluta omologazione ai diktat dell’allora potentissimo Rocco Casalino.

Ora, a quanto pare, la stessa dinamica non è più relegata nella sfera del M5s, ma si è estesa anche al Pd e ad Articolo Uno, risultando ancor più stridente. Anziché fotografare una comune linea di intenti, il triplice tweet fotocopia rivela a nostro parere in tutta la sua fosca evidenza il trionfo della comunicazione “alla Casalino”, un format che invece di morire con i grillini, sempre più in difficoltà dopo la notizia dell’indagine su Beppe Grillo per traffico d’influenze illecite assieme all’armatore Vincenzo Onorato, è addirittura stato esportato anche in altri partiti. In primis paradossalmente nel “partito di Bibbiano”, come lo chiamavano neanche due anni fa gli stessi grillini.

Nel racconto di Franz Kafka dal titolo Il tormento del capofamiglia, quest’ultimo espone la sua inquietudine nei confronti di una strana e spaventosa creatura, Odradek, che assilla i suoi giorni e le sue notti e che teme possa sopravvivergli. E il triplice tweet fotocopia immortala in tutta la sua crudezza un incubo kafkiano divenuto realtà: nel quale – se un giorno dovesse scomparire il M5s assieme alle sue derive – potrebbe sopravvivere per sempre la “casalinizzazione” della politica.

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