Su Rai3, diretta da Franco Di Mare in quota M5s, ha debuttato in prima serata lo show condotto da Giorgio Panariello e Marco Giallini, Lui è peggio di me. Ospite speciale della prima puntata il Direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio. Da “sorcino” dichiarato quale egli è, si è dilettato a rispondere alle domanda di Panariello sulla situazione politica italiana interpretando canzoni di Renato Zero. Al nemico di sempre Silvio Berlusconi, l’unico leader politico citato per nome e cognome, Travaglio ha dedicato la canzone Vecchio.
Sull’ospitata in questione è intervenuto il Capogruppo di Forza Italia in Commissione di Vigilanza Rai Giorgio Mulè che, in un comunicato, ha parlato di “solito copione” da parte di Travaglio. “Con la solita, immancabile fissazione che lo perseguita da oltre un quarto di secolo: Silvio Berlusconi. Nulla di nuovo. Travaglio è come un disco rotto. L’unico politico citato con nome e cognome, dileggiato in cinque minuti di show con Panariello a fargli da spalla sulle note di canzoni di Renato Zero è stato Berlusconi”.
L’On. Mulè ha quindi precisato: “Non è in discussione il diritto di far satira pur se affidata a un odiatore seriale di Berlusconi, si mettano in pace quanti sono pronti a indossare la casacca di martire con la pettorina dell’articolo 21 della Costituzione. No, nel caso di ieri è tornato d’attualità il “vizietto” proprio di chi non ha mai rispettato Berlusconi né la parte politica che rappresenta e per dileggiarlo gratuitamente si rifugia nella satira utilizzando la tv pagata dai cittadini italiani“.
Giorgio Mulè ha poi chiamato in causa anche un’altra firma del Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, ospite fisso e contrattualizzato a #Cartabianca sempre sulla Terza Rete. “Ed è la stessa Rai3 che paga con i soldi dei contribuenti un collega di Travaglio del Fatto quotidiano” stigmatizza l’On. azzurro, “Andrea Scanzi: è l’unico giornalista, ferocemente avverso a tutto ciò che in politica è legato a Silvio Berlusconi, ad avere addirittura un contratto con #Cartabianca condotto da Bianca Berlinguer“.
E illustra: “Per essere chiari: non esiste altro giornalista ospite nella trasmissione della Berlinguer ad essere pagato. Su Rai3 Travaglio e Scanzi se la cantano e se la suonano: uniti dall’avversione per Berlusconi e dall’amore per i denari che guadagnano grazie alla loro ossessione. Ecco, se la coppia lo fa su La7 sono affari del suo editore, ma in Rai sono fatti nostri ed è giusto che la commissione parlamentare di Vigilanza affronti la questione“.
