Il rinnovo dei vertici Rai in scadenza diventa una corsa contro il tempo. Già, perché – come rilanciato anche dal vicedirettore del Tempo Francesco Storace (che, secondo fonti di stampa, pare intenzionato a proporsi quale Consigliere di Amministrazione in quota Lega) – sono in atto manovre neanche troppo occulte per prorogare l’attuale Governance, che vede la poltrona dell’Amministratore Delegato Fabrizio Salini in mano al M5s, oltre che la Presidenza in quota Carroccio con Marcello Foa.
Il primo ad auspicare la velocizzazione delle procedure è stato il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv), poi seguito dai Consiglieri di Amministrazione Riccardo Laganà (Dipendenti) e Rita Borioni (Pd), dai parlamentari della Lega in commissione di Vigilanza, e dal Presidente di quest’ultima Alberto Barachini (Fi) con una lettera ai presidenti delle Camere. Ora anche Antonio Tajani (Fi), su Twitter, ha espresso il proprio parere in merito.
In una fase delicata come quella che sta attraversando l’Italia, la #Rai, riveste un ruolo decisivo per informare e per intrattenere. Bisogna che lavori senza sosta. Bene che la Commissione di Vigilanza abbia avviato le procedure per il rinnovo della governance della Rai.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) March 5, 2021
Il Segretario Anzaldi ha commentato al riguardo: “Bene che il coordinatore di Fi Tajani chieda il rispetto della legge per la nomina del nuovo Cda Rai. Spero che anche gli altri leader di partito facciano come lui, visto che è già stata sprecata una settimana e si rischia che i nuovi palinsesti del prossimo anno siano decisi da questi vertici in scadenza. Tajani dovrebbe sollecitare i presidenti delle Camere Casellati e Fico ad avviare la procedura, visto che spetta a loro pubblicare gli avvisi per la selezione dei nuovi consiglieri. Avrebbero dovuto farlo il 1° marzo”.
E ancora: “Tajani chieda ai presidenti di adempiere a quanto è stato loro richiesto ufficialmente dal presidente della commissione di Vigilanza Barachini, con una lettera sollecitata all’unanimità dall’ufficio di presidenza”.