Rai, chiude il Tgr notturno dopo la denuncia di Striscia la Notizia

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Pinuccio di Striscia la Notizia su Canale5

di Marco Zonetti

In vari servizi, Pinuccio – inviato di Rai Scoglio 24 a Striscia la Notizia – aveva sottolineato come l’edizione notturna del TGR (Rai3) costi di più degli altri telegiornali della rete. Lo segnalava anche il Senatore Elio Lannutti, membro della sesta commissione permanente Finanze e Tesoro, in un’interrogazione parlamentare volta a sapere per quale motivo “l’edizione della mezzanotte delle sedi regionali costi, solo di personale, secondo fonti giornalistiche, 4milioni di euro l’anno“. Senza contare alcuni espedienti, come quello di scavallare la mezzanotte “per prendere la maggiorazione, gli straordinari”. Oltre al fatto, dulcis in fundo, che l’edizione notturna, come dimostrava lo stesso Pinuccio, è praticamente identica a quella delle 19.30.

Sulla questione anche l’Onorevole Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, aveva presentato un’interrogazione chiedendo all’azienda di fare luce sui costi di un’edizione di soli quattro minuti che ripropone sostanzialmente un sintesi delle notizie già ampiamente diffuse alle 19.30, prevedendo però il pagamento di costosi straordinari notturni a giornalisti e tecnici.

Oggi il quotidiano La Repubblica rilancia di fatto la notizia secondo la quale – dai palinsesti del prossimo anno – sarebbe sparita l’edizione notturna delle testate regionali, “ovvero quei pochi minuti ritagliati all’interno di Linea Notte, l’approfondimento di Rai3 condotto da Maurizio Mannoni, che serviva per chiudere la giornata dai diversi capoluoghi del Paese. Da gennaio non ci saranno più“.

Effetto a valanga della denuncia del Tg satirico di Antonio Ricci? Chissà che oggi, durante l’audizione dei vertici Rai in Commissione di Vigilanza, non si riesca a sapere qualcosa di più preciso.

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