Marcello Foa, Presidente Rai, tesse lodi sperticate di RaiPlay durante la conferenza stampa dedicata alla piattaforma digitale dell’azienda. “All’inizio della consiliatura abbiamo evidenziato l’urgenza di colmare il gap digitale accumulato dalla Rai Ebbene il bilancio di questa nuova versione di Raiplay è estremamente soddisfacente”, ha dichiarato Foa.
“Non è più soltanto la piattaforma su cui si possono vedere i programmi persi in televisione, ma è un vero e proprio canale digitale che prende forma e identità di mese in mese. Un punto di orgoglio per tutta l’Azienda così come lo è stato durante il periodo di lockdown dovuto al Covid, nel quale tanti hanno scoperto Raiplay e l’hanno apprezzata”.
Quindi ha precisato: “La piattaforma è stata apprezzata dai bambini fino agli anziani con un forte interesse da parte dei giovani, a conferma che l’ idea di puntare su questa piattaforma è stata giustissima e siamo andati oltre le aspettative. E ringrazio la direttrice Elena Capparelli e tutto il team perché grazie a Raiplay in un periodo segnato dal Covid abbiamo sostenuto il mondo della culturale tuti coloro che sono abituati ad andare a teatro e ai concerti“.
Il Presidente Rai ha dunque concluso: “So che l’Ad Salini ci crede quanto e più di me. Questo non è traguardo, ma è un nuovo inizio che porterà la Rai a essere protagonista anche nel mondo competitivo delle piattaforme digitali”.
Non una parola da parte di Foa per coloro che vollero fortemente RaiPlay e che la implementarono nel 2016, ovvero l’allora direttore generale Rai Antonio Campo Dall’Orto e l’allora direttore digital Gian Paolo Tagliavia. Il Presidente si rivela di fatto smemorato come l’Ad Salini, che qualche settimana fa si vantò di aver portato in prima serata su Rai1 la Prima alla Scala e Alberto Angela. Due idee, in realtà, rispettivamente dei due ex direttori generali Campo Dall’Orto e Mario Orfeo.
Aggiornamento sabato 14 novembre 2020. Su RaiNews24, nei titoli in scorrimento si legge che RaiPlay compie un anno, come dimostra lo screenshot qui sotto. Normale che gli attuali vertici Rai continuino a intascarsi meriti altrui?
