di Marco Zonetti 🖋️
Il caso della giornalista del Tg1 Dania Mondini, la cui denuncia a cinque figure apicali del notiziario della Prima Rete ha fatto scalpore sui giornali, continua ad arricchirsi di nuovi particolari. Quella che inizialmente, complici certi titoli imbarazzanti della stampa, sembrava una farsa, è in realtà – come hanno anche fatto notare Pinuccio di Striscia la Notizia e il Consigliere di Amministrazione Rai Riccardo Laganà – è un “percorso doloroso” che vede la giornalista costretta – fra le altre cose – a condividere la stanza con un collega intercettato al telefono con l’ex deputato Paolo Romeo condannato in via definitiva a 25 anni di reclusione per associazione mafiosa.
Gli sviluppi della vicenda hanno spinto il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra (M5s) a chiedere alla Rai e alla Commissione di Vigilanza di sospendere in via precauzionale il suddetto collega di Dania Mondini, in quanto – come riporta Il Corriere della Sera – “quella subita dalla giornalista non è soltanto una molestia nauseabonda. Responsabile di questi abusi e bassezze c’è un uomo che aveva rapporti con esponenti di assoluto rilievo della ‘ndrangheta reggina“. Il Senatore Morra prosegue quindi: “L’uomo è ancora in Rai. E’ giusto che conservi il suo posto? Dovrebbe intanto essere sospeso fino alla fine della vicenda. A meno che non si voglia la ‘ndrangheta nella Tv pubblica”.
Qual è nel frattempo la posizione della Rai sugli ultimi inquietanti rivolgimenti del caso Mondini, che è altresì socia dell’Associazione Antimafia Caponnetto? Per ora da Viale Mazzini silenzio assoluto.