Di Marco Zonetti
La diatriba di fine estate che scuote Viale Mazzini, con il Comitato di Redazione del Tg1 sul piede di guerra contro le “ingerenze” di Rai1 nell’ambito degli spazi informativi del programma Uno Mattina, diatriba esacerbatasi dopo le recenti dichiarazioni del Direttore Stefano Coletta fortemente stigmatizzate dal CdR del notiziario e dall’USIGRai, si arricchisce di un nuovo dettaglio che farà discutere. Riccardo Laganà, Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti, pubblicando su Facebook un attestato di solidarietà al CdR del telegiornale dell’Ammiraglia Rai “che ha richiamato correttamente la rete all’utilizzo di volti del Tg1 per approfondimenti, rubriche e nuove iniziative editoriali”, vi unisce una lettera all’Amministratore Delegato Carlo Fuortes comprensiva di resoconto relativo al programma in questione, Uno Mattina, con dati che lasciano sbalorditi.
Laganà parla infatti di ben 22 autori in forza al programma, di cui 10 esterni e tra questi ben 5 inquadrati come capo autore. Tra i capi autore, tuttavia, non vi è nessun dipendente Rai, causando così “evidente squilibrio e penalizzazione delle risorse interne”. Non è finita. Sempre Laganà precisa che, nella compagine di Uno Mattina, vi sono ancora 12 collaboratori ai testi nonché 7 registi/filmaker, anch’essi lavoratori esterni all’azienda. Alla faccia del contenimento dei costi.
Il Consigliere Rai chiede quindi “cortesemente di verificare il rispetto della procedura di affidamento degli incarichi di lavoro autonomo (AD/0007546) del 27 gennaio 2021 a tutt’oggi ancora in vigore” aggiungendo che “una eventuale riduzione dei collaboratori esterni nel programma in oggetto ed una conseguente ridistribuzione […] del carico di lavoro verso le risorse interne attualmente disponibili, troverebbe ampio riscontro nel quadro più generale delle azioni mirate al contenimento dei costi, della valorizzazione del personale prevista dal Contratto di Servizio, nel CCNL, nel Piano Trasparenza e Prevenzione della Corruzione e non ultimo nella relazione sulla gestione RAI 2019 della Corte dei Conti”.
Frattanto, sempre sull’infuocata questione del ricorso a professionalità esterne (con danno alle risorse interne e soprattutto con costi lievitati a carico del contribuente) il CdR del Tg1 in un comunicato firmato da Leonardo Metalli, Roberto Chinzari e Virginia Lozito mostra di non essere intenzionato a deporre le armi contro Coletta. “Se il Direttore di Rai1 cerca ‘volti’ per l’informazione può trovarli al Tg1, in modo anche da evitare il ricorso a professionalità esterne, o peggio ancora prime utilizzazioni, come sta accadendo in questi giorni. Auspichiamo che Azienda, Direttore del Tg1 e di Rai1, convochino un tavolo con urgenza per lavorare a progetti condivisi e vantaggiosi per tutta la Rai”.
In tutto questo, anche in vista di cotanto dispiego di mezzi e di soldi pubblici, gli occhi sono puntati sulla coppia riconfermata al timone di Uno Mattina, ovvero Monica Giandotti e Marco Frittella, che nella scorsa stagione hanno ottenuto ascolti inferiori a quelli dei loro predecessori Valentina Bisti e Roberto Poletti, a tutto vantaggio della concorrenza di Federica Panicucci e Francesco Vecchi di Mattino Cinque su Canale5, mai così vincente come nell’edizione 2020-2021.