Rai3, Pd contro Report: “Diffonde tesi no vax. Interrogazione in Vigilanza”

report Pd no vax
Sigfrido Ranucci conduce Report su Rai3

di Marco Zonetti

La puntata di Report di lunedì 1 novembre 2021 ha dedicato un lungo servizio ai vaccini Anti-Covid partendo dalla questione della terza dose ora somministrata alle categorie fragili e agli over 60. Il programma condotto da Sigfrido Ranucci ha sottolineato quindi come i contagi stiano tornando a salire mentre si consolida sempre più l’ipotesi di un nuovo richiamo per tutti. Domandandosi quanto duri davvero la protezione dai vaccini, e interrogandosi su quanto sappiamo effettivamente dell’utilità e della sicurezza del cosiddetto booster, gli autori del servizio di Report dal titolo “Non c’è due senza tre” hanno intervistato i commissari della FDA, l’agenzia regolatoria americana, mettendo in luce presunti interessi economici e pressioni politiche alla base di una decisione che dovrebbe essere solo scientifica.

Quindi il servizio in questione si è spostato in Israele, ove si sostiene che la protezione dal siero Pfizer si sia affievolita fino a svanire costringendo così le autorità a rivaccinare la popolazione. E poi, ultima ma non ultima, una disamina sulla vexata quaestio del green pass e su quali dati si basino le decisioni del Governo al riguardo. La trasmissione di Sigfrido Ranucci si è chiesta se il passapartout verde determini davvero degli ambienti sicuri e per quanto tempo; oltre a denunciare la “perdita delle tracce” di uno “studio fantasma” promesso dalle autorità italiane.

Insomma, non esattamente tutt’altro che un gran servizio al Governo e al Ministero della Sanità, da parte del programma di Rai3, finito nel mirino del Partito Democratico. I parlamentari dem membri della Commissione di Vigilanza Rai senza mezzi termini hanno sottolineato che la trasmissione ha mandato in onda “un lungo compendio delle più irresponsabili tesi No Vax e No Green Pass”, tanto da indurre i commissari a chiedere “un chiarimento ai vertici Rai”.

Illustrando quindi diversi punti controversi del servizio: “Sedicenti infermieri, irriconoscibili e coperti dall’anonimato come se si trattasse di pentiti di mafia, che affermano di essersi infettati per responsabilità delle aziende farmaceutiche. Un sedicente ‘collaboratore del Comitato Tecnico Scientifico’, anch’egli irriconoscibile e anonimo, che denuncia la totale imperizia dell’organismo su cui poggiano le decisioni politiche a tutela della salute pubblica dall’inizio della pandemia. Dubbi sull’efficacia dei vaccini, perplessità sulla durata della copertura degli anticorpi, affermazioni del tutto campate in aria sulla ‘larga frequenza di effetti collaterali’ dopo la somministrazione del vaccino anti Covid, speculazioni dietrologiche sul ‘grande business della terza dose’ detenuto da ‘multinazionali del farmaco’ concentrate solo a ‘accumulare enormi profitti con la perdita di efficacia della terza dose‘, dubbi sulla efficacia del Green Pass e della sua eventuale estensione”.

Ma i commissari del Pd non hanno terminato: “Questo e molto altro è lo spettacolo a cui hanno assistito ieri sera i telespettatori italiani su Rai Tre. Perché con il servizio di Report ‘Non c’è due senza tre’ firmato da Samuele Bonaccorsi Lorenzo Vendemiale, è andato in onda un lungo compendio delle più gravi e irresponsabili tesi antivacciniste. Un episodio molto grave di disinformazione su una rete del servizio pubblico radiotelevisivo, tanto più discutibile perché avvenuto proprio mentre operatori sanitari, giornalisti ed esponenti delle istituzioni sono obiettivo di manifestazioni No Vax e No Green Pass, spesso violente, che si alimentano proprio delle falsità contenute e diffuse dal servizio di Report“.

Il Pd, sul piede di guerra, ha chiamato dunque in causa la Presidente Marinella Soldi, l’Amministratore Delegato Carlo Fuortes e il Direttore di Rai3 Franco Di Mare, chiedendo loro “se fossero a conoscenza dei contenuti del servizio summenzionato, se ne avessero avallato la diffusione, quali iniziativa intendono mettere in campo per ristabilire un livello corretto e veritiero di informazione sui vaccini anti Covid, sul lavoro del Comitato Tecnico Scientifico e sulle decisioni assunte dal Parlamento e dal Governo a tutela della salute pubblica dall’avvio dell’epidemia di Covid 19 e fino ad oggi”.

Il Movimento Cinque Stelle, alleato di Governo del Pd, e dante causa del Direttore di Rai3 Di Mare si accoderà all’interrogazione dei dem in Vigilanza? Sceglierà invece di difendere la squadra di Ranucci andando contro il Governo Draghi e il Ministro Speranza? Oppure sceglierà un diplomatico silenzio? Staremo a vedere.

Alle rivendicazioni del Pd ha risposto a stretto giro lo stesso Ranucci: “Sono stufo di queste accuse. Sono vaccinato come tutta la redazione di Report, ma come giornalista devo essere libero di raccontare delle criticità. Quali sarebbero i contenuti no vax? Credo che i parlamentari non abbiano visto il servizio“.

E il conduttore precisa all’Ansa: “E’ da no vax dire che il 9 settembre Aifa si e’ sbagliata a scegliere con troppa fretta di iniettare il vaccino Moderna a dose intera quando la stessa azienda Moderna sei giorni prima aveva raccomandato metà dose? E’ da no vax chiedere che venga fatto il tampone più frequentemente agli infermieri che rischiano di contagiarsi perché cala l’efficacia del vaccino? E’ da no vax chiedere di sorvegliare con attenzione gli anticorpi per fare prevenzione?

“L’inchiesta – prosegue Ranucci – aveva come ospiti scienziati del calibro dei membri del Fda e ha portato come esempio virtuoso Israele che ha già vaccinato il 65% della popolazione studiando il comportamento degli anticorpi, mentre da noi non c’è traccia di uno studio dell’Iss annunciato un anno fa. Solo il laboratorio del Niguarda di Milano sta facendo uno studio volontario”.

E ancora: “solo un infermiere non e’ apparso in video, ma gli altri, a cominciare dai sindacati, ci hanno messo la faccia” e “non esiste nessuna infermiera che dice di essersi infettata a causa delle case farmaceutiche. Non so quale programma abbiano visto. Su com’è stato prorogato il Green Pass – dice ancora – non abbiamo fatto altro che riportare lo scambio dei i documenti intercorsi tra il ministro della Salute e il Cts. Sono no vax anche loro?

Quindi il conduttore conclude: “Report e’ da sempre a favore del vaccino come migliore prevenzione, ma un fatto non ha colorazioni no vax. E’ un fatto punto, che piaccia o no. Cercare di nascondere degli errori e’ il miglior modo di alimentare chi non crede nel vaccino. Inoltre, la conclusione della puntata era che bisogna fare la terza dose, chiedendo attenzione però a farla ai giovani, e soprattutto che il Green Pass ha validità sei mesi non 12. Il contrario di quello di cui ci accusano. Semmai c’era un messaggio etico: pensiamo anche a vaccinare chi nel terzo mondo non ha neppure la prima dose“.

A Ranucci replica anche il Deputato Andrea Ruggieri (Fi), esponente della Commissione di Vigilanza Rai: “Mi spiace ascoltare da Report la lagna qualunquista per cui ‘il vaccino è il business delle case farmaceutiche’, che per inciso hanno salvato il mondo. Mi spiace perché Report è la seguitissima trasmissione di un’azienda che dovrebbe esaltare il progresso scientifico e i suoi benefici anziché offrire argomenti agli scettici verso la bontà del vaccino, e perché è un pò come se qualcuno dicesse che medici, infermieri e altri professionisti abbiano tratto profitto dalla pandemia grazie ai molti straordinari retribuiti nell’emergenza sanitaria scatenata dal Coronavirus. Sarebbe ingeneroso verso chi ha risolto un problema di tutti, anche di chi non si vuole vaccinare, e profonde sforzi (tanto il personale sanitario, quanto le case farmaceutiche) che la collettività retribuisce giustamente e volentieri”. 


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