Rai3, Ranucci: “Con Ruggieri sms tra uomini, non tra vigilante e vigilato”

Report Ranucci
Sigfrido Ranucci, conduttore di Report e vicedirettore di Rai3

di Marco Zonetti 🖋️

Dopo le rivelazioni del Deputato di Forza Italia Andrea Ruggieri in Commissione di Vigilanza durante l’audizione dell’Ad Rai Carlo Fuortes, rivelazioni di messaggi definiti “minatori” che il conduttore di Report e vicedirettore di Rai3 Sigfrido Ranucci avrebbe inviato all’On. Ruggieri, si è scatenato un putiferio istituzionale. Mentre il Deputato azzurro annunciava di depositare in Procura i presunti messaggi e il vertice Rai annunciava un audit interno per fare chiarezza, l’obiezione di Fuortes secondo la quale si è trattato di uno “scambio di messaggi privati” che esclude pertanto il coinvolgimento dell’azienda sembra confermata dallo stesso Ranucci che ha dichiarato a Veronica Marino dell’Adnkronos quanto segue.

“Io sono contento di andare in Procura. Ma ci va in Procura anche chi ha diffuso dossier falsi su di me o lettere anonime? Questa la domanda. In ogni caso i miei messaggi non erano di minaccia, ma di sdegno perché era stata lesa la mia dignità e delle persone che mi vogliono bene e di chi lavora con me. E comunque il mio a Ruggieri non era il messaggio del vigilato al vigilante, ma di un uomo a un altro uomo”.

Sigfrido Ranucci precisa anche “è falso che Ruggieri non mi conosce come afferma. Ci siamo presi un caffè 20 giorni prima dell’episodio, quando mi ha fatto anche i complimenti pubblicamente davanti a testimoni. ‘Fai una trasmissione pazzesca’, mi ha detto“.

E ancora: “Se, come dice Ruggieri, sul caso della lettera anonima contro di me lui voleva difendermi, perché non l’ha cestinata come hanno fatto tanti altri? Mi chiedo. Quanto al resto io non ho mai detto che ho 78mila dossier, ma parlavo di segnalazioni. E’ vero che ci arrivano dossier anonimi, ma io li ho sempre cestinati. Nessuna centrale di dossieraggio a Report. E poi 78mila dossier anonimi forse ce li aveva Pio Pompa (collaboratore dell’allora direttore del Sismi Nicolò Pollari, ndr). E poi io non ho mai fatto i nomi che Ruggieri ha citato in sua autonomia in audizione (il riferimento è ai nomi di Travaglio e Minzolini citati da Ruggieri in commissione di Vigilanza oggi, ndr)”. La diatriba ovviamente non finirà qui, e infuocherà la già rovente situazione politico-istituzionale del dopo Mattarella bis.

error: Content is protected !!