Rete Unica. Anzaldi: “No al folle progetto del Governo Conte. Draghi cambi passo senza regali a Tim”

open fiber

La questione rete unica e la riforma della Rai sono a tutt’oggi elementi cruciali fra i “dossier importanti e urgenti” per il governo Draghi, come scriveva già a febbraio agli esordi del nuovo esecutivo il sempre puntuale e lungimirante Angelo Zaccone Teodosi sulla testata key4biz.it. Sulla questione torna anche Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, in un intervento sull’Huffington Post.

Sulla cosiddetta rete unica è fondamentale che il Governo Draghi operi una netta inversione di rotta rispetto al folle progetto del Governo Conte” scrive il Deputato renziano. “No regali a Tim o quantomeno vengano fatti in piena trasparenza e motivati, no sprechi dei fondi del Recovery Plan per fare un favore ad una società privata peraltro a proprietà straniera, no azioni che mettono a rischio l’effettiva realizzazione in tempi rapidi di un’infrastruttura decisiva per il futuro del Paese”. 

L’On. Anzaldi giudica quindi “positive” le posizioni divergenti dei ministri Giorgetti (Sviluppo economico), Colao (Innovazione tecnologica) e Franco (Economia) rispetto a quelle del precedente Governo, e giudica “necessario che la questione venga affrontata in Parlamento, per archiviare definitivamente il tentativo di salvare i conti di Tim con i fondi europei, come avrebbe voluto fare Conte“. 

L’On. Anzaldi reputa quindi necessario un cambio di passo, specie dopo il parere dell’Antitrust, secondo cui nelle aree non a fallimento di mercato occorre “preservare gli incentivi alla realizzazione di reti di telecomunicazione in concorrenza”. 

Quindi il Segretario della Vigilanza Rai conclude: “Se l’Italia ha visto un’accelerazione negli ultimi anni sulla digitalizzazione e la banda larga, è stato grazie al progetto Open Fiber avviato dal Governo Renzi, dopo decenni di ritardi accumulati da Tim. E’ evidente che il primo destinatario del forte investimento pubblico che arriverà con il Recovery Fund deve essere la fibra che Open Fiber, società pubblica, sta realizzando, per arrivare ad una infrastruttura pubblica, indipendente, aperta a tutti e in grado davvero di incentivare la concorrenza“.

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