S. Stefano a Ventotene rinasce e diventa emblema dell’Europa. Anzaldi: “Successo voluto da Renzi”

François Hollande, Matteo Renzi e Angela Merkel a Ventotene nel 2016

Nell’agosto 2016, in occasione di un vertice a bordo della portaerei Garibaldi al largo di Ventotene con la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il Presidente della Repubblica francese François Hollande, l’allora Primo Ministro Matteo Renzi, sottolineando la sua “attenzione ai giovani”, dichiarò: “Nella vicina isola di Santo Stefano c’è il carcere che per gli italiani è il luogo dove Sandro Pertini è stato in prigione, Umberto Terracini è stato in prigione. Per gli Europei deve diventare qualcosa di diverso: lì nascerà un campus universitario con 99 celle che diventeranno 99 camere per programmi di formazione delle nuove élites europee”. L’isola di Ventotene, lo ricordiamo, è il luogo in cui nel 1941 i padri fondatori dell’Europa Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, lì confinati per opposizione al regime fascista, redassero il cosiddetto Manifesto di Ventotene, uno dei testi fondanti dell’Unione Europea.

Dopo cinque anni da quelle dichiarazioni, il carcere di Santo Stefano a Ventotene è di fatto rinato a nuova vita (come testimonia questo video) diventando un laboratorio culturale, mentre le celle si trasformeranno in un museo. Il Deputato di Italia Viva Michele Anzaldi ha commentato così su Twitter: “La rinascita del carcere di S.Stefano a Ventotene rappresenta un grande successo reso possibile dall’impulso dell’allora premier Renzi, che nel 2016 volle trasformare quel luogo nel monumento fondativo dell’Europa di oggi in un vertice con Merkel-Hollande”.

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