Sanremo 2023: Vessicchio ha fatto causa alla Rai, lo scoop di Striscia

Il Maestro Beppe Vessicchio

di Marco Zonetti

Striscia la notizia, nella sua rubrica “Rai Scoglio 24”, ha visto Pinuccio trasferirsi a Sanremo per il Festival della canzone italiana. Qui l’inviato del Tg satirico, in concomitanza con la prima serata della kermesse, ha scoperto la prima grana: perché dopo tanti anni non c’è Beppe Vessicchio? Il Maestro ha fatto causa alla Rai per diritti mai pagati e guarda caso non sarà all’Ariston. Qui il link del servizio del TG satirico di Antonio Ricci andato in onda ieri sera.

Un caso analogo a quello di Angelo Talocci, storico compositore di centinaia di brani. Pinuccio ha incontrato il figlio ed erede Andrea, che, con il sostegno dell’Afi (Associazione dei fonografici italiani), ha fatto causa alla tivù di Stato per ottenere i diritti connessi (quelli derivanti dallo sfruttamento dell’opera musicale per le emissioni radiofoniche, televisive e ora anche in streaming).

L’inviato ha ottenuto un documento interno Rai in cui si legge che “l’obiettivo potrebbe essere non riconoscere i diritti connessi al legittimo titolare (Talocci) e in questo modo far risparmiare la società Rai”. Le composizioni di Talocci, infatti, sono sparite dai programmi Rai, come testimonia il figlio. Quindi, come è accaduto con Vessicchio, chi denuncia non lavora più con la Rai. E non viene pagato.

A seguito del servizio di Striscia, l’Afi ha chiesto alla Rai “un chiarimento su una situazione che sancisce l’esigenza di definire una volta per tutte la dimensione degli interessi che ruotano attorno all’industria discografica”. Qui sotto il comunicato ufficiale dell’associazione.

Comunicato dell'Afi Sanremo 2023
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