Scanzi fa spettacoli politici dove si vota. Anzaldi: “Ordine Giornalisti e AgCom nulla da dire?”

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Di Marco Zonetti

Al comizio di Giuseppe Conte a Montevarchi (Arezzo), in sostegno del candidato del M5s-Pd Luca Canonici, è comparso “a sorpresa” il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi a dare manforte e a fare da spalla al leader del M5s (come rilanciato anche da Dagospia).

Ma “la rockstar del giornalismo italiano” (cit.) è anche in tournée per presentare il suo spettacolo I casi Matteo (nei quali prende di mira come di consueto Renzi e Salvini), e approderà anche a Roma, al Teatro romano di Ostia Antica (municipio amministrato da Giuliana Di Pillo del M5s, così come naturalmente la Capitale con la sindaca Virginia Raggi ricandidata alle elezioni del 3-4 ottobre prossimi) e a Napoli, all’ex Base Nato di Bagnoli.

Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai e Deputato di Italia Viva, denuncia su Facebook: “E’ normale che il giornalista del Fatto quotidiano Andrea Scanzi, che ieri ha partecipato al comizio elettorale di Conte a sostegno del candidato a sindaco M5s a Montevarchi in Toscana, tenga i suoi spettacoli di propaganda politica, a pochi giorni dalle elezioni, in luoghi come il Teatro romano di Ostia Antica a Roma o la ex Base Nato di Bagnoli a Napoli?”.

E Il Deputato precisa: “E’ opportuno che luoghi pubblici a Roma e Napoli, dove si voterà il 3 e 4 ottobre, vengano messi a disposizione dello spettacolo di evidente carattere politico di Scanzi, che dietro la presunta satira propone due ore di attacchi e insulti ad alcuni leader di partito? Possibile che le autorità di controllo, l’Agcom, l’Ordine dei Giornalisti, ma anche gli stessi enti proprietari delle aree pubbliche messe a disposizione dei comizi di Scanzi, non abbiano nulla da dire?”.

Scanzi aveva portato in scena I casi Matteo anche al Globe Theatre di Roma il 12 luglio scorso, seguito il giorno successivo da Marco Travaglio con il suo spettacolo Il Conticidio. Esibizioni, organizzate dalla Loft produzioni legata al Fatto Quotidiano, che erano state denunciate sempre dall’On. Anzaldi. Che domandava: “È stata la sindaca Raggi a decidere che un teatro nato su impulso pubblico fosse destinato a una manifestazione propagandistica del Fatto Quotidiano, a poche settimane dalle elezioni? Politicizzazione senza precedenti. Il Fatto percepisce soldi pubblici per queste serate?”. Sarebbe interessante saperlo”.

Qualche settimana fa, il Municipio di Ostia pentastellato era stato teatro di una infuocata polemica per via dell’evento di fuochi d’artificio organizzato in concomitanza con la cena elettorale di Virginia Raggi. L’evento era stato investito da uno tsunami di critiche e di grida allo scandalo, tanto da indurne la cancellazione definitiva… per “mare mosso”.

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