Tg1, Anzaldi: “Il caso Giorgino mostra una Rai allo sbando più totale”

Francesco Giorgino Tg1
Francesco Giorgino, ex mezzobusto e Vicedirettore del Tg1

di Marco Zonetti 🖋️

“Il modo in cui è stata gestita la situazione professionale di uno dei volti più noti dell’informazione Rai, come Francesco Giorgino” scrive il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi su Facebook, “mostra un’azienda totalmente allo sbando”.

E il Deputato di Italia Viva argomenta: “A pagare, però, sono gli italiani che con il canone finanziano il servizio pubblico. In quale altra azienda un giornalista verrebbe fatto crescere in 30 anni di professione, da redattore ordinario fino a vicedirettore del Tg1, volto dell’edizione di punta delle 20, a lungo in un ruolo delicato e importante come quello di capo del politico del principale tg dell’informazione pubblica, e poi di fatto costretto ad andarsene di fronte ad una richiesta insensata come tornare alla casella iniziale, ovvero alla rassegna stampa del mattino? Che senso ha avuto far crescere professionalmente Giorgino per poi parcheggiarlo in una direzione fantasma come quella per l’Offerta informativa, di cui si ignora la funzione, senza che abbia più ruoli operativi nella prima linea dell’informazione?“.

Michele Anzaldi si permette di precisare quindi che: “Lo dice chi, come il sottoscritto, in passato non ha mai risparmiato critiche anche allo stesso Giorgino, ma il modo in cui è stato trattato mostra una gestione aziendale che è il contrario dell’oculatezza economica. Nessuno investirebbe per anni su un capitale umano per poi abbandonarlo nel dimenticatoio. O quantomeno nessuno che poi dovrebbe rispondere dei soldi investiti. In Rai, invece, sperperi e sprechi continuano indisturbati perché a pagare è sempre pantalone”.

Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai quindi conclude: “Se, peraltro, fossero vere le voci che vorrebbero Giorgino in questo momento coinvolto in una situazione familiare molto difficile e delicata, ci sarebbero anche profili giudiziari pesanti, nel silenzio incredibile del Cdr e dell’Usigrai“.

Qualche tempo fa VigilanzaTv intervistò l’On. Anzaldi proprio riguardo alla dinamica targata Rai di “allevare” talenti e investire su di loro (soldi pubblici) per poi abbandonarli al loro destino, arricchendo il più delle volte la concorrenza. Esemplare, per esempio, il caso di Eleonora “Tinny” Andreatta, già responsabile di Rai Fiction con grandi successi all’attivo, fatta “fuggire” a Netflix finendo così per impoverire la Rai e giovare alla concorrenza. Altra situazione emblematica, quella di Lorella Cuccarini. Impiegata per un anno a La Vita in Diretta e poi defenestrata in malo modo per questioni politiche. Per poi approdare felicemente ad Amici, costante campione di ascolti ai danni della Rai.

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