Rai. Articolo Uno: “Superare il sistema Renzi per cambiare Governance”

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Pubblichiamo un comunicato di Articolo Uno, rappresentanza in Rai di Liberi e Uguali, partito di Maggioranza che esprime il Ministro Roberto Speranza nel Governo, e di conseguenza alleato con l’azionista di maggioranza della Tv pubblica, ovvero il Ministro dem Roberto Gualtieri. E con il M5s del quale è invece in quota l’Amministratore Delegato Rai Fabrizio Salini.

Come un mezzo senza più controllo” scrive Articolo Uno, “la Rai per inerzia, va non si sa dove. Ci sono due forze che si annullano a vicenda e determineranno la paralisi totale, se nessuno prenderà iniziative concrete e immediate“.

L’annunciato licenziamento del duo Salini-Foa

“Da una parte c’è l’annunciato licenziamento del duo Salini-Foa. Ma non adesso, con comodo quando scadranno in insieme al Consiglio di Amministrazione in estate. Nessuno ha pensato di mettere l’azienda al riparo da altre iniziative che potranno prendere da qua alla primavera. Come le tarde, maldestre a goffe scuse al presidente dell’antimafia Nicola Morra per la immotivata revoca della partecipazione ad una trasmissione di Rai3. Scuse che hanno fatto irritare la Lega che chiede le dimissioni di Morra e rispolvera un vecchio arnese della sua storica propaganda: il rifiuto di pagare il canone. E sì che l’ex carroccio in Rai ha una rappresentanza ben nutrita di militanti, talvolta eccessivamente schierati“.

Cambiare la legge, ma come? Quando?

“Però dice ancora l’azionista” continua Articolo Uno, “il ministro dell’economia Gualtieri, bisogna cambiare la legge. Sembra facile! Per prima cosa occorrerebbe che i partiti, almeno quelli di maggioranza, si mettessero d’accordo su quale progetto. Quello della fondazione o quello col sistema duale che propone Leu? O un altro modello magari uscito dal cappello di qualche prestigiatore.

A quanto ci risulta non sembra che da qualche parte ci sia un tavolo apparecchiato per l’occasione. Tavolo al quale dovrebbe essere invitata anche l’opposizione di centrodestra, che sull’argomento ha una sensibilità tutta particolare, dovuta alla presenza del padrone di Mediaset. Sensibilità che l’attuale governo non ignora affatto. Allo stato attuale delle cose il tempo per poter fare la legge non sembra proprio esserci.

Superare il sistema Renzi

“Così si assiste ad un dibattito surreale in cui tutti dicono ‘si dovrebbe fare’, ma nessuno fa niente. Così verosimilmente si andrà a nominare un nuovo Amministratore delegato, un nuovo Cda e un nuovo presidente, con il vecchio criterio che ha dimostrato tutti i suoi limiti e che era stato frutto, non ce lo dimentichiamo, di un’iniziativa di Matteo Renzi“.

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