Anzaldi (Iv): “Caso Fedez rappresenta fallimento del M5s nella gestione Rai”. I retroscena

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Beppe Grillo e Roberto Fico nel sit-in Occupy Rai nell’ottobre 2013

Sul caso Fedez-Rai3, il cui putiferio VigilanzaTv ha anticipato nel primo pomeriggio di ieri rivelando le fibrillazioni tra i dirigenti della Terza Rete, in primis il Direttore Franco Di Mare e la Vicedirettrice Ilaria Capitani, commenta anche l’On. Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, che svela anche alcuni retroscena della vicenda.

Su Facebook, l’On. Anzaldi scrive: “Il caso Fedez rappresenta l’apice del fallimento targato Movimento 5 stelle nella gestione della Rai. Da 3 anni il partito di Beppe Grillo, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Alessandro Di Battista gestisce la Rai, dopo aver guidato nei 5 anni precedenti anche la commissione parlamentare di Vigilanza Rai, e il risultato è questo“.

E prosegue: “Da 3 anni denuncio violazioni, abusi, errori, malagestione di questa Rai e adesso, a pochi giorni dalla fine del mandato, c’è ancora chi si stupisce? Dalla Rai gialloverde alla Rai giallorossa, la principale continuità è stata quella di negare l’accesso agli atti in Parlamento sulle schede della votazione illegittima su Foa, che abbiamo chiesto insieme agli allora capigruppo Pd Delrio e Marcucci con atti ufficiali a Fico, Casellati, Barachini senza ricevere risposta. Ecco perché è urgente chiudere definitivamente la stagione del Cda a guida M5s-Lega-Fdi e aprire finalmente una nuova fase ora pienamente nella responsabilità del presidente del Consiglio Draghi”.

Michele Anzaldi quindi illustra: “Spetta a Draghi e al ministro Franco convocare al più presto l’Assemblea dei Soci Rai e chiudere ufficialmente il mandato di questi vertici, altrimenti saranno complici di situazioni come quella vista per il Primo Maggio“. E passa poi a esaminare il caso Fedez nella fattispecie: “Dal caso del Concertone apprendiamo alcuni elementi davvero sconcertanti. Innanzitutto la Rai, guidata dall’amministratore delegato Salini scelto da M5s, conferma che la realizzazione dell’evento del Primo Maggio, trasmesso su Rai3 guidata dal direttore Franco di Mare scelto da M5s, è stata totalmente esternalizzata. A produrre lo spettacolo, a suon di centinaia di migliaia di euro pubblici, è stata l’ennesima società esterna. Perché la Rai M5s continua ad affidare all’esterno pezzi così importanti di palinsesto? Perché non è stata mai applicata la Risoluzione della Vigilanza contro i conflitti di interessi di agenti, autori e conduttori?”.

Quindi: “Dalla telefonata con i vertici di Rai3 pubblicata da Fedez, come si evince anche dal comunicato stampa Rai, il cantante si confronterebbe sui contenuti del suo intervento non solo con la vicedirettrice della rete ma anche con un delegato della società esterna che avrebbe chiesto di verificare il contenuto del suo intervento: come è possibile che le società esterne decidano la linea editoriale del servizio pubblico? Per questo paghiamo il canone? La Rai è stata trascinata da questa dirigenza, la peggiore che l’azienda abbia mai avuto, in un polverone imbarazzante di tipo censorio per totale incapacità, se non peggio”.

“E’ chiaro che in onda nessuno avrebbe potuto impedire ad un artista sul palco di esprimere liberamente il suo pensiero” conclude il Segretario della Vigilanza, “è sconcertante l’intera gestione di questa vicenda. Viene anche da chiedersi: perché Fedez si è prestato ad anticipare i contenuti del suo intervento alla produzione? Nella storia del Concertone gli artisti che hanno voluto manifestare liberamente il proprio pensiero, anche creando grandi polemiche, non hanno certamente mai chiesto il permesso“.

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