di Marco Zonetti
Michele Anzaldi, per nove anni Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, lancia un allarme su Facebook prendendo spunto da un articolo di Simone Baldelli – Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti – pubblicato su Milano Finanza. L’intervento dell’Onorevole Baldelli sul quotidiano punta il dito “sul nodo delle nuove commissioni parlamentari e il rischio che rimangano non operative per settimane.
A causa della mancata riforma dei regolamenti parlamentari, a seguito del taglio del numero di deputati e senatori, le commissioni potrebbero impiegare diverso tempo prima di formarsi, in particolare quelle bicamerali”.
E Michele Anzaldi sottolinea: “Con la riduzione del numero dei componenti delle singole commissioni occorre rivedere i meccanismi per l’assegnazione ai singoli gruppi. Ad esempio la commissione di Vigilanza Rai, una bicamerale che fino alla passata legislatura contava 40 membri, ora si ridurrà a 30. E come verranno garantiti gli equilibri e la proporzionalità nei gruppi tra Camera e Senato?”
E ancora: “Nessun regolamento è stato approvato dal Parlamento uscente, quando c’era la possibilità di farlo, e ora per farlo servirebbe un accordo tra tutti i gruppi prima ancora che le commissioni si formino. Ma nel momento in cui le coalizioni sono divise anche al loro stesso interno, basti vedere le discussioni che ci sono dentro al centrodestra per formare il nuovo governo o la spaccatura tra le forze di opposizione, quanto tempo ci vorrà prima di arrivare ad un accordo? Di certo chi oggi dice di voler affidare questa o quella commissione a questo o quel partito (si pensi a Copasir e Vigilanza, ad esempio) rischia di scontrarsi con una realtà evidente: c’è il rischio che prima che queste commissioni siano operative ci vogliano settimane, se non mesi“.
Conclude quindi Michele Anzaldi: “La commissione di Vigilanza Rai potrebbe restare a lungo senza presidente e quindi vacante, in un momento che sarà particolarmente delicato per il servizio pubblico con la formazione del nuovo governo”.