Articolo Uno: “Rai verso il baratro senza attuare le misure necessarie”

rai raisport articolo1 rai nel baratro

Il caso della ventilata chiusura di RaiSport, sollevato dal Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv), desta anche l’attenzione di Articolo Uno.

In un comunicato ufficiale del partito che esprime il Ministro della Salute (Roberto Speranza) e una Sottosegretaria alle Finanze (Maria Cecilia Guerra), si affronta la questione Rai senza fare sconti. Per Articolo Uno, “l’assetto di governo e l’assetto della Rai hanno preso strade diverse”, secondo alcuni “un segno premonitore della fine”.

Rai ed extragettito

Quindi, sottolineando “la grave crisi economica e finanziaria in cui versa l’azienda”, si evidenzia la scarsa considerazione da parte del Governo per il Servizio Pubblico. Come si evince dal fatto che l’Esecutivo non elargisce alla Rai i soldi dell’extragettito che le spettano.

“In altri tempi” leggiamo nel comunicato, “il sistema economico avrebbe finanziato la Rai per tirarla fuori dalle secche, almeno le avrebbe dato ciò che le spetta. Adesso non sembra aria, mentre l’azienda se ne va dritta verso il baratro senza fare nulla di ciò che sarebbe necessario fare: una drastica revisione delle spese e una sana politica del personale.”

Misure ingiustificate e inefficaci

A parere di Articolo Uno, invece, la reazione della Rai sta andando in tutt’altra direzione. “Da una parte si assumono centinaia di giornalisti e dall’altra si pensa al taglio di rami d’azienda. Con la regolarizzazione di più di 230 giornalisti precari e con l’assunzione di altri 90 per le sedi regionali, il numero complessivo di giornalisti, per la prima volta nella storia dell’azienda sfonderà il tetto dei 2000.”

E dall’altra, come denuncia per l’appunto il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Anzaldi, a Viale Mazzini si pensa a cancellare RaiSport, oltre che il nuovo canale in inglese e il canale istituzionale. Accorpando Rai5 e RaiStoria. Tagli che, per giunta, verranno effettuati da una società esterna. E dire, come abbiamo sempre sottolineato, che l’Ad Salini sbandierava a ogni più sospinto l’importanza della valorizzazione delle risorse interne. Uno, e forse il più importante, dei suoi numerosi buoni propositi disattesi.

error: Content is protected !!