Il caso del Premier Giuseppe Conte indagato per presunto peculato – dovuto a uso improprio della scorta – e del Tg1 in quota M5s che censura la notizia si arricchisce di un nuovo tassello. Ed è sempre il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, già artefice di un esposto all’AgCom sulla vicenda, a denunciarlo. Questa volta su Twitter.
Il Tg1 ci ricasca
“Sul caso Conte indagato per la scorta il Tg1 arriva addirittura a censurare la ministra dell’Interno Lamorgese: unico tg a non dare notizia del question time alla Camera della titolare del Viminale. Ma davvero Cdr, Usigrai, Ordine dei giornalisti, Agcom non hanno nulla da dire?”.
Sul caso Conte indagato per la scorta il Tg1 arriva addirittura a censurare la ministra dell’Interno Lamorgese: unico tg a non dare notizia del question time alla Camera della titolare del Viminale. Ma davvero Cdr, Usigrai, Ordine dei giornalisti, Agcom non hanno nulla da dire?
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) December 2, 2020
Il question time della Ministra Lamorgese alla Camera dei Deputati
Poche ore prima, dopo l’intervento della Mininistra Lamorgese al question time alla Camera dei Deputati, l’On. Anzaldi aveva commentato: “La correttezza e la precisione della ministra dell’Interno Lamorgese in Aula alla Camera hanno permesso di fare chiarezza sul caso dell’uso della scorta del presidente del Consiglio da parte della sua compagna“
Il Segretario della Vigilanza sottolinea “uno scenario gravissimo, sul quale peraltro sta indagando il Tribunale dei ministri: la scorta personale di Conte è intervenuta per impedire che venisse fatta un’intervista giornalistica, per bloccare il giornalista delle Iene Filippo Roma e impedire che potesse porre le sue legittime domande all’imprenditrice Olivia Paladino, titolare di uno degli alberghi più lussuosi di Roma, finito più volte di recente all’onore delle cronache. Di fatto gli agenti hanno impedito un lavoro giornalistico”.
Smentita di lacunose ricostruzioni ufficiose
Quindi, vari interrogativi. “Come è stato possibile? Chi ha sollecitato un intervento del genere, che ha limitato la libertà di stampa di una trasmissione di informazione? La ministra in sede ufficiale ha così smentito precedenti lacunose ricostruzioni ufficiose, diffuse da fonti anonime domenica sera e che avevano tentato di sviare su cosa fosse realmente accaduto quel giorno in via Fontanella Borghese. La scorta, stando alle dichiarazioni della Lamorgese, aveva identificato l’inviato delle Iene prima ancora di accorgersi della presenza della compagna del premier, quindi gli agenti erano perfettamente a conoscenza che si trattasse di un giornalista e non di un malintenzionato”.
Tentato depistaggio degli organi di informazione
“E’ inevitabile” proseguiva l’On. Anzaldi, a questo punto, che la risposta della titolare del Viminale al question time alla Camera venga acquisita dai magistrati che stanno indagando sul presidente Conte e si faccia luce anche sul tentato depistaggio agli organi di informazione”. E concludeva: “I telegiornali Rai Tg1 e Tg2 insabbieranno anche oggi questo scandalo, come hanno fatto nel giorno dell’iscrizione di Conte nel registro degli indagati?”. Una domanda che, come abbiamo visto, ha avuto nel caso del Tg1 risposta amaramente affermativa.