di Marco Zonetti
Ieri assieme a Dagospia abbiamo dato in anteprima la notizia della partecipazione dell’Ad Carlo Fuortes, colui che sostiene categoricamente che la politica non bussa alla sua porta, alla festa di Goffredo Bettini, deus ex machina del Pd e grande supporter dell’intesa M5s-Pd e di Giuseppe Conte. Che guarda caso era ospite anch’egli di Bettini, assieme al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, al Ministro della Cultura Dario Franceschini, al Governatore del Lazio Nicola Zingaretti e ad altri esponenti dem di spicco, oltre all’onnipresente e trasversale Gianni Letta.
Conte si è trovato molto a suo agio in seno a cotale consesso piddino, nel quale si è ovviamente discusso anche di corsa al Quirinale e di Rai. Un consesso tuttavia indigesto al Senatore grillino Primo Di Nicola, Vicepresidente della Commissione di Vigilanza, che su Facebook ha pubblicato una requisitoria contro “i personaggi illustri vecchi e nuovi del potere romano” e ” il cosiddetto ‘Patto della Lasagna’ […] impegnato a ridisegnare gli assetti istituzionali prossimi venturi della Repubblica con Mario Draghi al Quirinale e l’attuale ministro dell’Economia Daniele Franco, sua emanazione, a Palazzo Chigi”.
Di Nicola prosegue quindi: “Sorprendente per gente così navigata e di buona memoria, alla quale non andrebbe certo ricordato che accordi del genere non sono mai finiti bene rivelandosi alla fine pure indigesti, su tutti il Patto della Crostata (1997, chez Gianni Letta, con Berlusconi, D’Alema, Marini e Fini per la Bicamerale riforme istituzionali) di cui ancora oggi si sconta l’inglorioso epilogo. Orbene, non sarà certo sfuggito ai presenti e certamente al saggio Bettini (a proposito, auguri!) che noi M5s degli assetti istituzionali del Paese preferiamo e vogliamo parlarne, e al più presto, nelle sedi proprie, a cominciare dai gruppi parlamentari. Non fosse altro per quella trasparenza che i cittadini continuano a pretendere e per la quale ci siamo sempre battuti”.
Ma il solerte e grillino duro e puro Senatore Primo Di Nicola ha letto che, circondato dai convitati al cospetto di Bettini, c’era anche il leader del M5s Conte? Ha visto le foto che lo ritraggono beato come una pernice nel lardello (per dirla alla Balzac che di politica se ne intendeva), tra “i personaggi illustri vecchi e nuovi del potere romano”, citando lo stesso Di Nicola? Ha visto il video dell’abbraccio caloroso tra Conte e Bettini?
Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, replica al collega su Twitter: “Il senatore M5s Di Nicola si scaglia contro il presunto ‘Patto della Lasagna’ siglato alla festa di Bettini. Forse non si è accorto che tra i fan del Patto, presente alla festa, c’era anche il leader del suo partito Conte, lo stesso che vuole imporre ai tg Rai chi intervistare“.
A meno che il Senatore di Nicola non annoveri tra i “personaggi nuovi del potere romano” anche lo stesso Giuseppe Conte, dandolo ormai perso per sempre negli irrimediabilmente compromessi lidi piddini e quindi di fatto non più riconosciuto come rappresentante dell’immacolato Movimento Cinque Stelle. Né tantomeno come suo leader.