Diritto Internet in Costituzione. Anzaldi: “Avanti con progetto Renzi-Open Fiber”

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La responsabile innovazione del Pd Marianna Madia, ex Ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione nei governi Renzi e Gentiloni, è la prima firmataria di un nuovo disegno che preveda il riconoscimento l’accesso a Internet come un diritto garantito dalla Costituzione. Questo, perché, secondo Madia,”la pandemia ci sta mostrando che il digitale è uno spartiacque fra inclusione ed esclusione sociale”.

Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, nonché Deputato di Italia Viva, ha raccolto con entusiasmo la proposta. E ha commentato su Twitter: “Giusta la proposta Madia di inserire il diritto a Internet in Costituzione. A maggior ragione la Rete Unica deve farla lo Stato con Open Fiber, senza pensare di affidarsi al privato Tim. Il lungimirante progetto del Governo Renzi vada avanti, no regali miliardari a un privato“.

Michele Anzaldi si riferisce all’operazione Open Fiber su cui tanto aveva insistito la scorsa estate, relativamente alla vicenda della rete unica. Secondo l’On. Anzaldi, con quest’ultima, “si rischia di creare uno sperpero doppio. Regalare risorse a un’azienda privata in difficoltà come Tim e nel frattempo bloccare il grande investimento nella fibra ottica che sta portando avanti con miliardi pubblici Open Fiber, grazie alla lungimirante operazione Enel voluta dal governo Renzi, che nel giro di 2-3 anni porterà internet veloce in 20 milioni di case.”

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