Giallo Sgarbi. M5s: “Il ministro Sangiuliano venga subito a riferire in aula”

Vittorio Sgarbi e il quadro di Rutilio Manetti La caduta di San Pietro

Vittorio Sgarbi e il quadro di Rutilio Manetti La caduta di San Pietro

di Marco Zonetti

Il Movimento Cinque Stelle, questa volta attraverso i suoi parlamentari in Commissione Cultura dopo i colleghi in Vigilanza Rai, prende ulteriore posizione riguardo alla peculiare vicenda riguardante un quadro del Seicento – La cattura di San Pietro di Rutilio Manetti – di proprietà di Sgarbi. Un dipinto che sarebbe stato rubato e che, di fatto, se ciò fosse confermato renderebbe il sottosegretario un ricettatore. Il caso è stato sollevato ieri sera dalla trasmissione Report in onda su Rai3 e ripreso dal Fatto Quotidiano.

“Non esiste Paese al mondo – dichiarano i parlamentari pentastellati in Commissione Cultura – in cui un esponente del governo accusato di aver rubato un prezioso dipinto del Seicento possa rivestire il ruolo di sottosegretario alla cultura. Non esiste ministro della cultura al mondo che possa tollerare che una persona che riveste un ruolo tanto importante nel proprio ministero possa avere una simile ombra nel proprio curriculum”.

Quindi precisano: “E nel caso di Vittorio Sgarbi non sarebbe nemmeno l’unica: ricordiamo infatti la ricca attività di conferenziere e di consulente che sarebbe incompatibile con il suo ruolo, per la quale il Movimento 5 Stelle ha già depositato nelle scorse settimane una mozione di revoca. Chiediamo che Gennaro Sangiuliano venga immediatamente in aula a riferire su quanto è emerso dall’inchiesta mandata in onda ieri sera da Report e pubblicata sul Fatto Quotidiano. È deprimente che un ministero fondamentale come quello della Cultura sotto Giorgia Meloni veda ai suoi vertici un ministro totalmente inadeguato e due sottosegretari che più che gli interessi della nazione perseguono evidentemente i propri”.

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