di Marco Zonetti
A In Onda, programma condotto su La7 da Concita De Gregorio e David Parenzo, si parla nella puntata di domenica 21 novembre 2021 di Great Resignation, ovvero del fenomeno relativo al numero crescente di persone che stanno rassegnando le dimissioni dal proprio posto di lavoro. Un fenomeno, prima statunitense e ora sempre più globalizzato, innescato perlopiù dalla pandemia e dal ricorso massiccio allo smart working, che ha riscritto le priorità degli individui nonché il rapporto di ciascuno con il mondo del lavoro, con le prestazioni professionali e con le aspettative esistenziali.
Concita De Gregorio introduce l’argomento disquisendone con Umberto Galimberti ed Elsa Fornero, ma si rende protagonista di uno svarione piuttosto imbarazzante, traducendo Great Resignation con “grande rassegnazione”, quando invece in questo caso – per l’appunto – è da intendersi come “grande dimissione”, “significativo aumento delle dimissioni”. La stessa de Gregorio fa capire di non aver compreso appieno la traduzione del termine, apparentandolo infatti con “depressione”. Ma utilizzare la parola “rassegnazione” intesa come accettazione passiva e sopportazione è del tutto improprio rispetto alla scelta consapevole di abbandonare il proprio posto di lavoro per vivere meglio e per cercare “pascoli più verdi”, privilegiando il benessere fisico e psicologico all’ansia da profitto, e cioè la dinamica descritta dal termine Great Resignation.
Tralasciamo poi quel great pronunciato “grit” che neppure un principiante ai primi giorni di apprendimento della lingua inglese. Un utilizzo piuttosto “disinvolto” e maldestro di termini esotici da parte della maestrina De Gregorio, insomma, che più che far sembrare al passo con i tempi rievoca invece il “noio volevan savuar” di Totò e Peppino. Per sua fortuna, in pochi hanno assistito allo svarione, visto che la puntata ha ottenuto solo il 3.4% di share con 825.000 in access prime time.
Ai momenti imbarazzanti, tuttavia la conduttrice-giornalista è abbonata. Come per esempio sabato scorso quando, in uno dei consueti salamelecchi introduttivi tra lei e il collega Parenzo, quest’ultimo le ha augurato buon compleanno, rimediandosi una risposta acida. Ma almeno in quell’occasione, come ironizza il sito 7colli.it, Concita non ha parlato in inglese…