Lega contro Report. Fedeli (Pd) e Di Nicola (M5s) difendono la trasmissione

Lega contro Report. Dopo le varie inchieste del programma condotto su Rai3 da Sigfrido Ranucci, prima sul caso Lombardia Film Commission poi sulla sanità lonbarda, il Carroccio è passato all’attacco. Attraverso il Consigliere di Amministrazione Rai Igor De Biasio, ha dunque chiesto conto in Commissione di Vigilanza delle spese del programma. Nonché dei contratti e dei compensi dei collaboratori e consulenti legali.

Dopo le prese di posizione a favore di Report da parte dell’Usigrai e del Segretario della Vigilanza Michele Anzaldi, ecco che arriva la difesa del Capogruppo Pd in Commissione Valeria Fedeli e il Vicepresidente Primo Di Nicola (M5s).

Valeria Fedeli: “Accanimento fuori luogo”

L’On. Fedeli definisce “del tutto fuori luogo l’accanimento da parte della Lega contro una
trasmissione come Report
, fiore all’occhiello dell’informazione targata Rai, che non garantisce solo ascolti televisivi e dibattito sulla rete ma anche prestigio a livello internazionale”.

E ancora: “La richiesta di trasparenza sui costi non deve e non può certo essere selettiva a meno che non si cerchi di voler ostacolare, intimidire, silenziare la migliore trasmissione d’inchiesta del servizio pubblico. Si pensi piuttosto a come garantire, sostenere e rafforzare il dovere della Rai a fare informazione di qualità e il diritto delle cittadine e cittadini che pagano il canone a un servizio pubblico autonomo, indipendente, trasparente e di alto valore“.

Primo Di Nicola: “Attacco alla libertà di informazione”

Esprimo solidarietà a Report, di nuovo sotto attacco per le sue inchieste. Solleverò il caso in commissione di Vigilanza Rai: l’acquisizione dei documenti chiesta da un consigliere di maggioranza della Lega sulle spese della trasmissione è una questione molto delicata perché può fornire elementi sensibili sull’attività dei giornalisti, o di un singolo giornalista in merito a una singola inchiesta.”

E precisa: “Ma non solo: attraverso la documentazione (i rimborsi spese per esempio) si può arrivare ad individuare anche i contatti del giornalista e le sue fonti in relazione a una inchiesta. Come tutti sanno la tutela delle fonti è un baluardo del giornalismo investigativo, anzi ne è l’aspetto più delicato.”

Il Vicepresidente della Vigilanza Rai quindi conclude: “Se qualcuno, acquisendo questi documenti di Report, aveva in mente di arrivare a carpire informazioni relative all’attività giornalistica in questione, sarebbe un fatto gravissimo. In questo modo si attacca l’autonomia e la libertà di informazione. Solleciterò la Commissione di Vigilanza affinché abbia i chiarimenti necessari dall’azienda.”

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