Otto e mezzo torna su La7. Appena conclusasi la parentesi estiva di In Onda, Lilli Gruber riprende il suo salotto in access prime time, a poco meno di due settimane di anticipo sulle prossime Elezioni Regionali. E sul divisivo Referendum sul taglio ai Parlamentari. Giunta alla dodicesima stagione di conduzione (ma la trasmissione è di fatto alla ventesima edizione), la conduttrice altoatesina si ripropone al pubblico con formula invariata. Avvalendosi, anche quest’anno, della collaborazione di Paolo Pagliaro.
I primi ospiti sono il filosofo Massimo Cacciari, Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, e Vittoria Colizza, epidemiologa e direttrice dell’istituto di ricerca Inserm.
Lilli Gruber: giornalista, europarlamentare e scrittrice
Di origine mittel-europea, di cultura internazionale (quando si è in dubbio su una corretta pronuncia basta fidarsi della sua) Lilli Gruber nel 1987 è stata la prima giornalista a condurre un notiziario Rai in prima serata.
Suo il racconto della caduta del Muro di Berlino la cui testimonianza ha reso anche in Quei giorni a Berlino, opera prima pubblicata nel 1990. Esperta di politica mediorientale, è stata cronista di guerra in Iraq raccontandone l’esperienza ne I miei giorni a Baghdad. Al quale seguirono i controversi L’altro Islam, Chador e Prigionieri dell’Islam. America anno zero è invece la sua riflessione sugli effetti dell’attentato alle Twin Towers sulla società statunitense.
Prima di diventare una delle punte di diamante de La7, Lilli Gruber è stata parlamentare europea (dal 2004-2008). Riservatissima, Gruber non fa mai parlar di sé se non per motivi professionali e non partecipa ad altre trasmissioni in qualità di ospite se non per presentare i suoi libri. Il più recente dei quali è Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone. Ultimo di una trilogia al femminile (Figlie dell’Islam e Streghe), che pubblica dopo una parentesi di tre romanzi che ha dedicato alla storia della sua famiglia e del Sudtirolo.
Antonio Facchin