Iris, 16.35
Il Grande Gatsby (The Great Gatsby, 2013) di Baz Luhrmann. Con Leonardo Di Caprio, Tobey Maguire, Carey Mulligan, Joel Edgerton, Isla Fisher, Elizabeth Debicki
New York, 1922. Lo scrittore in boccio Nick Carraway (Maguire) si trasferisce nella Grande Mela dove regnano sovrani il Jazz e un diffuso “libertinaggio”. Qui incrocia il suo cammino con il milionario Jay Gatsby (Di Caprio). Noto per le sue feste opulente, il misterioso personaggio vive un amore impossibile per Daisy (Mulligan), sofisticata moglie del ricco e volgare giocatore di polo Tom Buchanan (Edgerton). La tragedia è dietro l’angolo.
Tratto dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald, il film è un tripudio di sfarzo e ridondanza, fra kitsch e camp come da copione per Luhrmann. Colonna sonora dal classico (Porter, Fats Waller, Jelly Roll Morton, George Gershwin) al contemporaneo (Beyoncé, Lana Del Rey, Jay-Z). Da vedere, anche per confrontare con la versione del 1949 di Elliott Nugent e quella del 1974 di Jack Clayton con Robert Redford e Mia Farrow. Nel cast compare, ai suoi esordi, anche Elizabeth Debicki, oggi protagonista femminile di Tenet. Qui il trailer.
RaiMovie, 21.10
Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone. Con Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Marianne Koch, Josef Egger, Wolfgang Luschky
Un pistolero senza nome arriva in groppa a un mulo a San Miguel, paese dominato da due famiglie di trafficanti, gli americani Baxter e i messicani fratelli Rojo, divisi da una feroce rivalità. Il gioco dello straniero? Mettersi al servizio ora dell’una ora dell’altra famiglia e soffiare abilmente sulle fiamme della loro faida, riuscendo così a indurle a distruggersi a vicenda.
Leggendario capostipite dello Spaghetti Western, è il primo film della “trilogia del dollaro” di Sergio Leone, precedente a Per qualche dollaro in più e a Il buono, il brutto e il cattivo. Ispirato a La sfida del Samurai di Akira Kurosawa (che a sua volta rimanda a Raccolto rosso di Dashiel Hammett). Segna anche l’esordio del sodalizio tra Leone e il compositore Ennio Morricone. Successo senza precedenti, Per un pugno di dollari è sul podio dei film italiani più visti in sala di tutti i tempi. Qui una scena.
Mediaset Italia 2, 21.20
Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (The Lord of the Rings – Fellowship of the Ring, 2001) di Peter Jackson. Con Elijah Wood, Liv Tyler, Christopher Lee, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Cate Blanchett, Orlando Bloom, Hugo Weaving, Ian Holm, Andy Serkis
Il giovane hobbit Frodo Baggins (Wood) eredita dal cugino Bilbo (Holm) un monile fatato e il mago Gandalf (Lee) gli rivela che è l’Unico Anello. Creato in epoca remota per mano del malvagio Sauron di Mordor per soggiogare gli Elfi, un tempo era in possesso del deforme Gollum (Serkis) e poi creduto perduto per sempre. Se Sauron se ne impadronisse nuovamente, soggiogherebbe la Terra di Mezzo. Consigliato dall’elfo Elrond (Weaving) Frodo raduna i suoi amici hobbit e, assieme a Gandalf, la compagnia parte per riportare l’Anello nella Voragine del Fato a Mordor, e distruggerlo. Sarà l’inizio d’innumerevoli peripezie, di alleanze con altri eroi, di amori, di tradimenti e di una guerra senza esclusione di colpi contro creature dotate di poteri inimmaginabili.
Primo capitolo dell’epica trilogia di Jackson tratta dai romanzi di J. R. R. Tolkien. Impresa titanica (tre anni di lavorazione) ma riuscitissima, premiata con quattro Oscar “tecnici” e un oceanico successo di pubblico. Cast in stato di grazia, effetti speciali all’avanguardia, cinema futuristico realizzato con un occhio ai classici e con la cura e l’attenzione di quello d’altri tempi. “Il tema centrale è lo scontro fra Bene e Male, ma Jackson sottolinea con intelligenza anche quello della condanna del Potere, aggirando le annose polemiche su Tolkien e sulle sue inquietanti strumentalizzazioni politiche” (Paolo Mereghetti). Seguìto da Le due torri (2002) e Il ritorno del re (2003). Qui il trailer.
Iris, 23.20
The Blues Brothers (1980) di John Landis. Con Dan Aykroyd, John Belushi, Carrie Fisher, Henry Gibson, Aretha Franklyn
Appassionati di rhythm & blues, i fratelli Jake (Belushi) ed Elwood (Aykroyd) devono raccogliere 5000 dollari per evitare la chiusura dell’orfanotrofio in cui sono cresciuti. I due, “in missione per conto di Dio”, rimettono dunque in piedi la loro vecchia The Blues Brothers Band. Ma combinano tanti guai da finire inseguiti dalla polizia, da una fidanzata (Fisher) piantata all’altare “in trepida e virginale attesa”, da un gruppo country e dai nazisti.
Inno alla musica blues e alla comicità surreale, divenuto fenomeno di costume e ipercitato cult movie con una serie di camei prestigiosi. Steven Spielberg fa l’impiegato delle imposte; James Brown il predicatore; John Landis l’ufficiale di polizia La Fong; Twiggy la signora elegante; Ray Charles il venditore di strumenti musicali; Aretha Franklyn balla e canta Think in pantofole in una tavola calda; Cab Calloway canta “Minnie l’impicciona” (Minnie the Moocher). Rocambolesco, incalzante, irriverente e geniale, costò ben 30 milioni di dollari, recuperati con gli incassi all’estero. Nella colonna sonora anche Quando, Quando, Quando del nostro Tony Renis. Qui il trailer.