Mastella al Governo con M5s? Quando definiva Grillo “pluriomicida e comico cinico”

Clemente Mastella

di Marco Zonetti

Con il M5s le abbiamo viste tutte in questi anni. Nel giro di poco tempo, i grillini da focosi incendiari quali erano sono diventati ben più miti pompieri, poi gattini salvati dai pompieri quindi vecchine che chiamano i pompieri per salvare i gattini. Giuriamo però che mai ci saremmo aspettati che il M5s avrebbe rischiato di governare con Clemente Mastella.

Simbolo eclatante della Prima Repubblica e dei vari trasformismi che l’hanno caratterizzata, nonché emblema di quella “Casta” che il Movimento aveva sempre avversato, ecco che, con la crisi di Governo innescata da Matteo Renzi – Mastella si è detto disposto di fare da pontiere con il M5s e i responsabili proclivi a salvare la poltrona a Giuseppe Conte.

Ah, quante cose sono cambiate dai tempi in cui, prima delle Elezioni Europee del 2014 nelle quali era candidato con Forza Italia, Mastella tuonava così contro il Movimento e soprattutto contro il suo fondatore. “Spero che la gente capisca che il voto non può andare ad un pluriomicida e comico cinico come Grillo”. E ancora: “Spero che domenica non vi siano scelte di devianza che vadano ad inficiare il sistema dei partiti. E parlo di chi andrà a votare il pluriomicida Grillo non tanto per il concorso di colpa in sé ma per il fatto che Grillo non ha mai voluto parlare con quella ragazza che è stata l’unica superstite di quella vicenda. Questo denota cinismo. Che il Paese debba essere affidato ad un comico cinico mi pare una cosa drammaticamente rilevante. Mi sarebbe piaciuto se nel 1981 ci fosse stata la prova del tasso etilico…” concludeva. Qui il video.

Mastella alludeva all’incidente automobilistico del 7 dicembre 1981 nel quale a Limone Piemonte, Grillo guidava un fuoristrada che precipitò in un burrone. Lui si salvò gettandosi in tempo dall’auto, ma tre degli altri quattro occupanti, i coniugi Renzo Giberti e Rossana Quartapelle e il loro figlioletto Francesco di 9 anni, morirono. Il quarto, Alberto Mambretti, finì in prognosi riservata a Cuneo. Da allora Grillo non ha mai voluto incontrare Cristina Giberti, figlia dei coniugi morti nell’incidente e sorella del piccolo Francesco, rimasta a casa il giorno della tragedia.

Viceversa, il Deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, ricorda in un video pubblicato su Facebook gli insulti che Grillo indirizzava al politico di Ceppaloni. “Dopo anni di insulti a Clemente Mastella, finiti anche con in querele ai tempi del Governo Prodi 2008, che ne pensa ora Beppe Grillo del nuovo governo Conte-M5s-Mastella? Gli chiederà almeno scusa prima di dargli un paio di ministeri? Ecco cosa diceva Grillo del leader dell’Udeur”.


error: Content is protected !!