Mulè (Fi): “Da Fazio l’opposizione la sceglie lui o viene silenziata”

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Qualche giorno fa la Rai ha risposto all’interrogazione dei parlamentari di Forza Italia relativa all’Opposizione assente da Che tempo che fa. Secondo l’azienda, esponenti quali Matteo Salvini, Luca Zaia e Attilio Fontana erano stati ripetutamente invitati ma avevano sempre declinato. Invece, quali esponenti dell’Opposizione, erano stati presenti in studio Silvio Berlusconi e Carlo Calenda.

Alle parole dell’azienda risponde l’On. Giorgio Mulè, Capogruppo di Forza Italia in Commissione di Vigilanza Rai, nonché firmatario dell’interrogazione di cui sopra. “Fabio Fazio ha tutta la nostra solidarietà” dichiara l’On. Mulè, “per essere probabilmente l’unico conduttore al mondo a non riuscire a intervistare nella trasmissione Che tempo che fa esponenti dell’opposizione“.

“Un monumento all’ipocrisia da incorniciare”

Il Capogruppo azzurro in Vigilanza definisce la risposta della Rai “un monumento all’ipocrisia da incorniciare”. E precisa: “Scopriamo infatti che Fazio si rende conto di avere nella sua trasmissione troppi rappresentanti della maggioranza e del governo: il fatto è che – come si legge testualmente – “ha ripetutamente invitato in studio alcuni esponenti di spicco dei partiti attualmente all’opposizione” ma gli è andata male. E così snocciola tentativi o presunti tali, di inviti a partecipare a Luca Zaia, ad Attilio Fontana o a Matteo Salvini“.

Secondo l’On. Mulè, quindi, “supera, oggettivamente, le soglie del ridicolo” la giustificazione della Rai secondo cui “un altro esponente dell’opposizione, Carlo Calenda, ha accettato e ha avuto lo spazio per presentare la propria candidatura in contrapposizione alla compagine di governo”.

Faziosità di Fazio

Il Capogruppo azzurro prende atto della “totale anarchia e confusione che regna sovrana a Viale Mazzini, come certificato in Commissione di Vigilanza dal ministro dell’Economia Gualtieri con l’avviso di sfratto al Cda in carica”. E puntualizza: “Il principio invocato da Fazio è quello che se non si accomodano nel suo studio gli esponenti dell’opposizione che desidera allora questa non ha diritto di parlare e di essere presente nella sua trasmissione. Uno strano modo davvero di intendere il pluralismo, una nuova frontiera del “fazismo” che altro non è che una malcelata ed evidente faziosità. In breve: da Fazio l’opposizione la sceglie lui oppure viene silenziata”.

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