di Marco Zonetti 🖋️
Dopo settimane di sollecitazioni da parte del Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi riguardo a gravi violazioni della Par Condicio elettorale, soprattutto al Tg2, e la lettera del Presidente della Vigilanza Alberto Barachini relativa alla vicenda del confronto televisivo tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta previsto a Porta a Porta il 22 settembre, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è finalmente uscita dalla cortina di silenzio dietro la quale era parsa trincerarsi e ha diramato un comunicato annunciando una riunione per mercoledì 24 settembre nella quale si occuperanno delle suddette problematiche. VigilanzaTv ha quindi interpellato il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai per avere un suo parere in merito a questo agognato (e doveroso) sviluppo.
Onorevole Anzaldi, le sue ripetute segnalazioni hanno fatto battere un colpo all’AgCom, che finalmente ha rotto il lungo silenzio dicendo che si occuperà della questione della Par Condicio e dei confronti televisivi. Soddisfatto?
Per niente. Se ha letto il comunicato dell’Autorità avrà visto che pensano di riunirsi mercoledì 24 settembre. Ma come? Sono giorni e giorni che si discute di questa vicenda, abbiamo visto esprimere le proprie posizioni Calenda, Conte, Letta, Salvini… e i commissari profumatamente pagati dell’AgCom non sono riusciti a riunirsi oggi? Mi pare una presa in giro. Inoltre se, in sede di riunione, l’Autorità dovesse ritenere opportuno richiedere il parere di giuristi esperti in materia di Par Condicio, assisteremmo a ulteriori procrastinazioni, lasciando così in sospeso i segretari di partito e i canali televisivi che devono organizzare i palinsesti per inserire gli eventuali confronti. Ho inviato per giunta due pec all’AgCom denunciando svariate gravi violazioni della Par Condicio nelle scorse settimane senza avere la minima risposta. Con tutto quello che guadagnano, dove sono stati finora i commissari, in vacanza durante una campagna elettorale e a poco più di un mese dalle elezioni politiche?
Tutto quello che guadagnano?
Sì, presidente e commissari, solo per l’incarico all’AgCom, guadagnano 240mila euro l’anno. Per questo i tanti ritardi e rinvii, se non addirittura i silenzi, sono offensivi nei confronti del Parlamento e dei cittadini.
Per dovere di correttezza, siamo andati a controllare sul sito ufficiale della trasparenza AgCom e abbiamo avuto la conferma delle informazioni dell’On. Anzaldi sugli emolumenti di presidente e commissari dell’Autorità, come si evince a questo link e negli screenshot pubblicati qui sotto.
