Perquisizione Conte, Anzaldi: “Rai garantista con leader M5s, con Renzi non lo fu”

conte contro renzi

di Marco Zonetti 🖋️

Riguardo alla perquisizione della Finanza in casa del leader del M5s Giuseppe Conte avvenuta qualche settimana fa, ma rivelata solo dopo l’elezione del Presidente della Repubblica dal quotidiano Domani, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi ha rilasciato un’intervista a Lanfranco Palazzolo di Radio Radicale .

L’On. Anzaldi, Deputato di Italia Viva, sottolinea nell’intervista come, riguardo alla visita della Finanza a casa di Conte, la Rai sia divenuta di fatto “garantista” – evitando di riprendere la notizia – quando invece, nel caso di Matteo Renzi e di Italia Viva, per le questioni della fondazione Open – tanto per fare un esempio – non lo fu. “Una pagina nera dell’informazione Rai” come la definì lo stesso Anzaldi tempo fa.

Oltre a rivelare che una sede Rai è praticamente attigua alla casa romana di Conte, ma lo scoop della perquisizione è stato fatto dal quotidiano Domani, il Segretario della Vigilanza evidenzia anche come l’incontro – immortalato da un post sui social network – fra la responsabile dei Servizi Segreti Elisabetta Belloni e il Ministro degli Esteri grillino Luigi Di Maio abbia subìto tutt’altro trattamento da parte della stampa, e dalla stessa tv di Stato, rispetto a quello tra Matteo Renzi e l’ex 007 Marco Mancini all’autogrill di Fiano Romano. Dopo quest’ultimo incontro, e le conseguenti polemiche enfatizzate da varie puntate della trasmissione Report su Rai3, esistono infatti direttive precise diffuse ai vertici delle due agenzie di intelligence, Aise e Aisi, secondo le quali “gli agenti e i funzionari dei Servizi possono incontrare le cosiddette categorie sensibili, solo per motivi di servizio e con la preventiva autorizzazione del vertice dell’Agenzia a cui appartengono“.

“Evidentemente tali direttive sono limitate solo agli autogrill”, ha ironizzato con Radio Radicale Michele Anzaldi. Che, peraltro, sempre qualche mese fa aveva puntualizzato come Tg1 e Tg3 non avessero minimamente segnalato l’inchiesta sull’ex socio di Conte, l’avvocato Luca Di Donna.

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