Pisa, numeri identificativi per gli agenti di polizia? Striscia li propone dal 1997

Striscia la Notizia di Antonio Ricci schierata in dal 1997 per l'introduzione dei codici identificativi degli agenti di polizia
Antonio Ricci, guru di Striscia la Notizia

di Marco Zonetti

Dopo i fatti di Pisa e le manganellate agli studenti alle manifestazioni pro-Palestina, episodi di violenza ai danni dei manifestanti che tanto hanno fatto scalpore al punto da far intervenire il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è tornata in auge la vexata quaestio dell’introduzione di un codice identificativo per gli agenti delle forze dell’ordine impegnati in tali generi d’interventi.

Giova ricordare che Striscia la Notizia, il tg satirico ideato da Antonio Ricci in onda su Canale5, si era schierato a favore dell’introduzione del suddetto codice identificativo fin dal lontano 1997. In una puntata dell’edizione dell’epoca, Enzo Iacchetti dichiarava infatti: «Mettiamo ai poliziotti un bel numero sulla divisa, come quello dei calciatori, e così si vede chi commette qualche irregolarità». Al che Ezio Greggio aggiungeva: «È da tempo che suggeriamo in questi casi un numero sulle divise, magari di volta in volta diverso per non marchiare un agente a vita».

Nelle puntate in onda in questi giorni, gli attuali conduttori Sergio Friscia e Roberto Lipari hanno mostrato un servizio del tg satirico risalente al 2012, con interventi dell’allora Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, la quale illustrava le complicanze della gestione relativa a un identificativo che potesse mettere a rischio l’identità e l’incolumità degli agenti. E Striscia ha altresì trasmesso anche un documento del 1997, quando a capo del Viminale c’era Giorgio Napolitano, commentato come sopra da Iacchetti e Greggio. Qui il filmato ufficiale andato in onda durante il programma di Antonio Ricci.

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